La situazione reale: Roger Zavoli in Comma Comunicazioni – CGG del 22.10.18

La situazione reale: Roger Zavoli in Comma Comunicazioni – CGG del 22.10.18

Roger Zavoli

Vorrei intervenire per esprimere mie riflessioni su ciò che sta succedendo negli ultimi tempi a San Marino.

Senza ombra di dubbio stiamo attraversando un periodo turbolento e lo sentiamo tutti, chi più chi meno. Nelle ultime settimane sono accaduti eventi che hanno sicuramente generato una sensazione di maggiore preoccupazione, perplessità e inquietudine.

Ordinanze spiccate verso Banca Centrale di San Marino e verso Cassa di Risparmio: ancora una volta, il sistema finanziario bancario si trova nel mezzo di un’altra tempesta. Tutto parte dalla prima ordinanza in cui si denunciava l’operazione di compravendita dei titoli Demeter, operazione sospetta per favorire certe banche dove gli indagati Savorelli e Siotto si intrecciano con la figura di Confuorti. Poi l’indagine dei famosi titoli, si estende anche a Cassa di Risparmio.

L’ordinanza, che non e’ una sentenza, ha ad ogni modo evidenziato disgustose interferenze esterne tra ex vertici di BCSM e altri personaggi che nulla hanno a che fare con gli interessi dello stato di RSM. Questo dà fastidio e fa arrabbiare.

Non e’ accettabile che persone non autorizzate, possano, con aiuto di alti funzionari – di un organismo importante per il sistema di un paese, ovvero Banca Centrale – cercare di intromettersi ed insinuarsi per favorire interessi che non siano riconducibili a San Marino.

Io voglio prendere spunto da queste ordinanze per interrogarmi, se non sia il caso di ripensare al modello di Banca Centrale più congeniale per il contesto attuale.

Quella che abbiamo adesso è la stessa Banca Centrale del 2008 quando c’erano  12 banche, circa 60 finanziarie e circa 15 miliardi di euro di raccolta. Oggi lo scenario è profondamente cambiato: 5 banche, una manciata di finanziarie, circa 5 miliardi di raccolta, ma i costi di gestione sono esorbitanti.

Il problema è che in poco meno di 15 anni sono cambiati 6 direttori e 7 presidenti, con costi per i quali i risultati ce ne sono stati veramente pochi.

Non abbiamo alcun memorandum d’intesa, non abbiamo nessun accordo di nessun tipo, non  si e’ mai cercato uno sviluppo all’esterno, neanche per cercare la liquidità di cui abbiamo bisogno in questo momento. Direi un po’ pochino, visto che ci costa 8-10 milioni di euro all’anno circa.

Banca Centrale e’un organismo autonomo, la cui indipendenza e’ garantita, dal suo stesso statuto che io non voglio nella maniera più assoluta, mettere in discussione.

D’altra parte però, spaventa l’idea che personaggi molto irresponsabili (e sono molto diplomatico), possano accedere a certi poteri e iniziare una partita il cui gioco può non coincidere con gli interessi del paese, ma addirittura favorire interessi di pochi, senza che il governo possa essere messo al corrente di certe operazioni sensibili e strategiche di sistema.

Come emerge dall’ordinanza, il governo era all’oscuro di certe dinamiche e anzi il governo ha sempre contrastato atti o azioni che potessero andare in direzione opposta al bene supremo del paese.

Qui vorrei sconfessare le opposizioni che tramite insulti, insinuazioni e accuse di complicità dei Segretari di Stato, hanno cercato di mistificare, di far credere ai cittadini che il governo era la longa manus di un potere occulto, con l’unico fine di avvelenare il clima sociale e portare le persone a credere in una presunta colpevolezza del governo. Questo e’ scorretto ed ignobile: cercare di screditare le persone, solo per scopi di consenso che nulla hanno a che fare con una normale e sana dialettica politica.

Le dimissioni di Celli sicuramente hanno destato scalpore poiché la Segreteria alle Finanze e’ sicuramente quella più attenzionata, visto che riguarda l’economia di uno Stato e la gestione dei soldi pubblici.

Purtroppo chi ricopre quel ruolo seriamente e responsabilmente sa che non ci sono più i soldi di prima e quando si devono operare scelte difficili, le critiche e il malcontento si elevano, come prevedibile, a livelli importanti.

Voglio rispondere ai tanti che chiedono: “Perché la patrimoniale? le tasse a che cosa servono?

Il sistema San marino era ed e’ un sistema in squilibrio. Prima le distorsioni erano coperte da modello economico basato su segreto bancario e società anonime, sulla speculazione edilizia consentito da un PRG approvato nel ‘92 che ha dato inizio all’aggressione del territori; che facevano cadere dall ‘alto con pochi sforzi, denaro in abbondanza, capace di chiudere ogni buco aperto dal malaffare come testimoniato anche dalle carte giudiziarie del processo Mazzini.

 

Quindi è necessario conoscere un po’ la storia recente e le sue distorsioni causate da una politica e gruppi di interesse trasversali e da una popolazione assuefatta e non curante poiché i soldi c’erano e tranquilizzavano e accomodavano le coscienze di chi si accorgeva del malcostume.

 

Ritornando agli squilibri, non possiamo fare a meno di pensare che lo stato sociale del Paese, abbia una rete molto grande, che va dalla scuole di ogni ordine e grado, alla sanità, alla pubblica amministrazione, alle pensioni, agli ammortizzatori sociali: tutti aspetti che cittadini di altri Stati ci invidiano ma che per noi sono scontati e non comprendiamo la fortuna nell’averli.

 

Tutto ciò è stato reso possibile dal modello economico che avevamo prima, che però ora non esiste più.

Poi la mala gestione delle risorse pubbliche gestite nel passato (se si leggono le carte giudiziarie del Processo Mazzini si comprende bene ciò di cui sto parlando) ha eroso la capacità di coprire gli squilibri di un sistema che erogava benefit in abbondanza.

Quindi come in una famiglia sana, se ci sono più uscite che entrate occorre rivedere le scelte di spesa e cercare di aumentare le entrate. Un paese serio deve avere contezza di questo quadro, altrimenti si rischia forte. Vorrei che ciò che sta succedendo nella nostra vicina amica Italia ci faccia comprendere quelle che sono le dinamiche di un mondo integrato, che ci piaccia o no.

Se il bilancio di uno Stato non è in equilibrio, come il nostro, occorre fare di tutto per portarcelo. Altrimenti ci sono organizzazioni come il FMI che stilano un rapporto e su questo rapporto le agenzie di rating possono abbassare il giudizio, fino a dichiarare il paese spazzatura, ovvero incapace di far fronte a qualsiasi adempimento o obbligazione economica. Poco importa se tali organizzazioni e il mercato internazionale, sono percepiti come brutti e cattivi secondo la retorica di qualcuno dell’opposizione.

Questo è il sistema integrato di cui facciamo parte, volenti o nolenti. Un paese non serio, non solido, non affidabile significa che nessuno mai ci presterà soldi, nessuno mai verrà da noi ad investire. Mi auguro che si sappia che noi abbiamo bisogno di investitori per aumentare la nostra ricchezza, quindi aumentare numero di imprese e di occupati, altrimenti non si regge lo Stato.

Lo scorso Governo ha dovuto ricorrere al debito pubblico per cercare di sanare Cassa di Risparmio con 220 milioni; per questo Adesso.sm si e’ritrovato, all’inizio della legislatura, con un debito importante che viene sapientemente negato da chi ora è all’opposizione.

Fanno tenerezza i partiti dell’opposizione che furbescamente cercano di scaricare tutti i problemi del passato sull’attuale maggioranza, affermando – dalla DC con maggioranze schiaccianti nel passato, al PS, RETE e quel poco che rimane del PSD – che ADESSO.SM sta distruggendo il paese, come se le vecchie dinamiche non si conoscessero e si facesse finta di niente.

 

Voi state prendendo in giro i cittadini, sfruttando la difficile situazione economica, lucrando sulla confusione e la sfiducia delle persone.

Non starò qui a dire che la nostra maggioranza e il governo attuale non siano esenti da errori ma dire che stiamo distruggendo il paese è veramente ridicolo.

Vogliamo cambiare il paese e lo stiamo facendo con tutte le difficoltà che ci sono e nonostante un’opposizione che si inventa addirittura un colpo di Stato pur di rovesciare il Governo, ma poi candidamente dice in Consiglio che a loro non interessa governare, salvo poi smentirsi con dichiarazioni di essere pronti a salire al potere, magari cercando di cambiare anche la legge elettorale, per arrivare all’obiettivo magari tutti insieme appassionatamente.

Cassa di Risparmio, banca di sistema,  ha iniziato il precipitoso declino nel 2009 con il sequestro della sua controllata italiana, Delta, dalle autorità italiane. Banca d’Italia ha commissariato Delta e successivamente la maggior parte del gruppo stesso è stata messa in liquidazione. Delta rappresentava una forte esposizione verso CARISP e quest’ultima ha iniziato di conseguenza un forte declino.

Ora si fa finta di non sapere che l’origine dei problemi dell’istituto risale a tanto tempo fa e che da allora i vari Governi ed i vari vertici dell’Istituto, non hanno mai affrontato con responsabilità il buco enorme che si era creato nella vicenda Delta.

Come emerge chiaramente dalla relazione QUILL, Carisp è stata ricapitalizzata per 4 volte nel periodo 2012 – primo trimestre 2016 ma magari si vorrà confutare anche questo, per non dire che c’era, eccome!, il problema dell’istituto e che qualcuno ci ha messo dei soldi pubblici e da qui il debito solo per CARISP di 220 milioni di euro.

La relazione stessa mette in luce il bilancio disastroso che poi è stato più o meno confermato da chi ricopriva le posizioni di vertici di CARISP nel 2017, certificando il Bilancio 2016 con le perdite evidenziate dall’esponente del FMI.

Ovviamente per l’opposizione è tutta colpa di Adesso.sm: la colpa del declino dell’economia globale, nazionale, regionale nonchè l’adozione dello scudo fiscale e successivamente della voluntary disclosure relative ai patrimoni non dichiarati, azioni operate dalle autorità italiane, per riportare in patria i denari italiani e da qui  la fuoriuscita di liquidità del sistema RSM che è avvenuta fino ad ora.

Ma ovviamente dovete prendere la palla al balzo di questo quadro critico economico, generato da fattori esogeni sopra descritti, per screditare unicamente Adesso.sm. La disonestà intellettuale e la sistematica strategia di individuazione di un nemico del popolo, è sempre stata usata per rovesciare i governi.

Ma i problemi rimangono sul tavolo comunque, a prescindere da chi sia il governo in carica.

Voglio vedere quali proposte vengono dall’altra parte, finora inesistenti, se non nel dire sempre no, con l’approccio apocalittico dei disfattismo seriale.

Gli NPL sono un argomento spinoso ma solo con un approccio serio ed onesto affidandosi ad esperti ed affidandosi a dati oggettivi e non a persone che usano il sentito dire, sembra che o che vadano a sensazione; non possiamo affidarci a maghi e coloro che usano il pendolo per fare scelta coraggiosa e delicata, sperando di lasciar perdere gli interventi da tifoseria di partito che sarebbero solo deleteri per il paese. Occorre razionalità e sobrietà.

Importanti sono le iniziative messe a punto dal governo Adesso.sm per incentivare nuove attività imprenditoriali e sviluppo. Vorrei citarne alcune:

  • Liberalizzazione delle assunzioni, ovvero, posso assumere chi voglio, pagando una aliquota del 4,5% che va a a finanziare la formazione del personale residente.
  • liberalizzazione dell’apertura di attività commerciali, non c’è più l’intervento delle commissioni in fase autorizzativa, l’apertura è libera ad eccezione dei Centri storici
  • forte riduzione del nulla osta del congresso di Stato. Dai 20 settori interessati si passa ad 8 ritenuti strategici per il paese.
  • credito agevolato: Le imprese possono chiedere e ottenere una convenzione con il congresso di Stato per avere credito agevolato, anche sopra la cifra di 1 milione di euro.
  • sportello unico per l’impresa, da una parte c’e’ la semplificazione della struttura amministrativa che accorpa funzioni e competenze di diversi uffici e dall’altra la riorganizzazione interna delle procedure, volto a favorire scambio informazioni tra uffici.
  • costituzione agenzia per lo sviluppo economico/camera di commercio: un ente che si occupa di promuovere il paese all’esterno e di attrarre nuovi imprenditori e flussi turistici.
  • San marino Innovation, che si occupa di promuovere l’innovazione tecnologica
  • leggi anti-burocrazia: implementazione procedura silenzio assenso, digitalizzazione dei processi amministrativi, pagamenti on line, posta elettronica certificata
  • la realizzazione di una nuova rete di telecomunicazione dello stato.
  • l’implementazione dell’accordo con TIM sul 5G
  • la riforma delle politiche attive e del collocamento.

Una serie di iniziative che rappresentano una rivoluzione all’interno del paese ,che vuole rendere il paese moderno, competitivo e allineato con i migliori standard di efficienza internazionali.

Ma voglio spendere anche 2 parole per ciò che si sta facendo a livello di politica estera. Grazie ad un lavoro incessante di contatti e relazioni diplomatiche, portate avanti dalla segreteria agli esteri e al suo staff si stanno compiendo passi storici, come il primo incontro ufficiale dopo 10 anni, del ministro degli esteri italiano Moavero a San Marino avvenuto il 27 agosto scorso.

Spiace poi sentire commenti di scherno, se non di disprezzo che circolano sui social, ma spiace ancor di più quando a fare certe esternazioni discutibili, provengono dai banchi dell’opposizione che in quanto rappresentanti del popolo e in aderenza a certi ruoli formali che si ricoprono, devono osservare un minimo di rispetto istituzionale verso l’esterno ma anche verso l’interno di San Marino, quindi quando si dice che il ministro degli esteri italiano e’ venuto a fare una passeggiata a San Marino non fa onore a chi si e’pronunciato a tal proposito.

Un altro evento molto importante per San marino è senz’altro l’avvio di un tavolo tecnico operativo per la revisione della convenzione San Marino – Italia, che data al lontano 1939. Questi sono segnali significativi che vanno verso un rinnovato rapporto con i 2 Stati, ispirato alla fiducia reciproca mai cosi vicini dopo anni di politica estera inconcludente.

Vorrei comunque lanciare un nuovo appello alle opposizioni per cercare di uscire dagli steccati della contrapposizione ideologica, per cercare una strada la più condivisa possibile per dare le migliori soluzioni per risolvere seriamente e responsabilmente le grosse difficoltà che ci sono, ma che possono essere sanate.

La situazione e’ difficile, certo, ma i miglioramenti ci sono e si sta lavorando con serietà e responsabilità nell’ottica di una ricostruzione di un paese ancora agganciato a vecchi schemi e vecchie logiche, con ancora sacche di privilegi che oggi non ci possiamo più permettere.

Il mondo e’cambiato e dobbiamo cambiare anche noi, se vogliamo cavalcare l’onda del cambiamento o esserne definitivamente sommersi.

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