C’è bisogno di più Europa!

C’è bisogno di più Europa!

Si sente spesso parlare di Unione Europea, ma in quanti sanno cos’è veramente?

Il giorno dopo il referendum sulla Brexit, che ha decretato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la parola più cercata su google è stata proprio Unione Europea.

L’UE è dunque un’organizzazione internazionale politica ed economica, composta da 28 Stati membri che, pur mantenendo la propria indipendenza, delegano all’Unione specifici ambiti di competenza in cambio della libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali all’interno di essa.

San Marino, da circa due anni, ha intrapreso la strada della negoziazione di uno o più accordi di associazione insieme a Monaco ed Andorra, in quanto la stessa UE aveva chiesto almeno due Stati al tavolo delle trattative. Detto accordo conterrà norme generali comuni per i tre piccoli Stati e protocolli distinti che terranno conto delle specifiche esigenze di integrazione nel mercato interno di ciascuno di essi.

La strada dell’associazionismo è stata inoltre suggerita dalla stessa UE in virtù della necessità di tenere conto in fase di negoziato delle specifiche identità dei Paesi di ridotte dimensioni territoriali, così come riconosciuto dalla dichiarazione n. 3 all’art. 8 del Trattato sull’Unione Europea.

Va da sé tuttavia che le quattro libertà di circolazione sopra indicate presuppongono un mercato omogeneo. San Marino dovrà quindi, al pari degli altri Stati membri, adeguare il proprio ordinamento nazionale per recepire le direttive europee, limitatamente ai contenuti dell’accordo.

Le principali tematiche che dovranno essere affrontate e definite durante la trattativa riguardano appunto le quattro libertà fondamentali, ovvero:

Libera circolazione delle merci

San Marino già partecipa all’unione doganale, tale accordo va quindi integrato al fine di rendere possibile la libera circolazione delle merci. Questo permetterà alle aziende celerità e snellimento negli scambi commerciali con altri Paesi dell’Unione, oltre ad una maggiore competitività.

Dovremo inoltre valutare se espletare direttamente le formalità di sdoganamento (ora affidate all’Italia che trattiene a titolo di compenso il 20% dei dazi incassati).

Libera Circolazione delle persone

Sarà necessario trovare il sistema più opportuno per mitigare gli effetti di una completa libertà di circolazione dei lavoratori all’interno di un piccolo Stato come San Marino. È necessaria la regolamentazione del flusso di lavoratori al fine di preservare l’identità, la sicurezza nazionale ed il mantenimento dell’ordine pubblico. Va comunque rivista la legge sulla concessione dei visti di lavoro, le aziende devono avere la libertà di assumere il lavoratore che si ritiene più idoneo, definendo un quadro di incentivi e disincentivi che favoriscano l’assunzione di residenti e di categorie deboli.

Libera circolazione dei capitali

Attualmente gli intermediari finanziari sammarinesi non dispongono di un quadro normativo che consenta loro l’accesso al mercato unico dei capitali e dei servizi. L’accordo di associazione consentirà di realizzare il pieno accesso al mercato europeo al fine di fornire agli operatori bancari e finanziari sammarinesi i benefici derivanti dalla partecipazione ad un mercato ben più ampio. Questo inoltre permetterà l’accesso, da parte degli istituti sammarinesi, agli aiuti finanziari della Banca Centrale Europea.

Libertà di prestazione dei servizi e libertà di stabilimento

Parimenti, le persone che esercitano attività indipendenti, i professionisti o le persone giuridiche che operano legalmente in uno Stato membro possono, all’interno del mercato unico, esercitare un’attività economica in un altro Stato membro su base stabile e continuativa (articolo 49 del TFUE) o offrire e fornire i loro servizi in altri Stati membri su base temporanea pur restando nel loro Paese d’origine (articolo 56 del TFUE).

Godere di questa libertà rappresenterà dunque una grande opportunità per i professionisti e le persone giuridiche sammarinesi.

Sempre in relazione alle ridotte dimensioni del nostro territorio, saranno certamente indispensabili misure di salvaguardia per quanto riguarda l’acquisto di beni immobili per gli stranieri, onde evitare che il patrimonio immobiliare appartenga in misura troppo elevata a persone fisiche o giuridiche non sammarinesi.

L’accordo sarà una grande sfida per San Marino, ma rappresenterà una grande opportunità per cittadini, imprese e professionisti.

Per noi tutti essere liberi di vivere, risiedere, studiare e lavorare in uno dei Paesi dell’Unione Europea è un obiettivo da perseguire con determinazione, specialmente per noi giovani, che avremo così la possibilità di acquisire nuove competenze e conoscenze da spendere poi nel mondo del lavoro (ricordiamo che il 75 per cento dei ragazzi fra i 18 e i 24 anni si è espresso contro la Brexit).

Inoltre il benessere dei cittadini è perseguibile solo ed esclusivamente attraverso una decisa apertura agli investimenti internazionali, al mercato e alle competenze. Un Paese chiuso è di fatto condannato ad avere difficoltà in tutti i settori ed il processo di internazionalizzazione, cavallo di battaglia di Repubblica Futura, deve passare in primo luogo da una maggiore integrazione con l’Europa.

mattia ronchi unione europea

Mattia Ronchi

Repubblica Futura

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