Bagarre mediatica sulla sanità

Bagarre mediatica sulla sanità

SANITA'

Non pensavamo che una semplice conferenza sul futuro dell’Istituto Sicurezza Sociale potesse scatenare una bagarre mediatica sul tema sanità ma non aveva previsto il divieto di partecipazione ai medici da parte della Direzione Generale Iss ne’ le rassicurazioni un po’ forzate della Segreteria di Stato secondo cui la situazione è sotto controllo.

Ribadendo la buona qualità dei servizi sanitari, abbiamo svolto, insieme a professionisti del settore, alcune riflessioni sul presente e sul futuro dell’Istituto mettendo a fuoco alcune criticità che, se non corrette con decisione e tempestività, rischiano di compromettere la stabilità e la qualità del servizio sanitario pubblico.
L’Istituto e’ nato sessanta anni fa con un progetto assolutamente originale nel quale la classe politica di allora credette e per la cui sostenibilità economica non esistevano abbondanti risorse.

Nel modello Iss convivono i settori della previdenza e della sanità e tutte le parti – amministrativa, gestionale, organizzativa – devono agire in sintonia e rispettare le esigenze e le aspettative dello Stato e della collettività.

Se qualcosa comincia a non funzionare, si deve correre ai ripari più che organizzare una rincorsa ai mezzi di comunicazione con la conseguenza di alimentare dubbi e incertezze su un sistema di importanza strategica per il nostro Paese. Oltretutto rafforzati dall’impressione che qualcuno a volte sembra dimenticare che l’Istituto rappresenta la sanità di uno Stato e non un semplice distretto di una provincia o di una regione.
Le legittime esigenze dei medici riguardano aspetti normativi, amministrativi e gestionali che devono essere oggetto di attenzione da parte della classe politica pena la perdita di competitività del nostro sistema sanitario. La babele di convenzioni e di trattamenti economici variegati, il precariato diffuso, la difficoltà nella programmazione sono fattori che stanno minando le professionalità e, caso unico nel panorama sammarinese, stanno determinando una silenziosa fuga di cervelli – anche sammarinesi – verso strutture sanitarie estere.

Di tutto ciò abbiamo parlato nella conferenza pubblica insieme ad altri temi che riguardano la libera professione, la medicina di base, nuovi sistemi informatici ed altre considerazioni utili per cominciare a porre le basi di un futuro che deve essere pensato e progettato con urgenza.
Repubblica Futura ha ritenuto di proporre una riflessione su un tema strategico per la Repubblica di San Marino e gran parte delle considerazioni espresse durante la serata sul futuro dell’Iss diventeranno patrimonio del progetto politico che stiamo costruendo.

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