Le polemiche sul primario di Pediatria: si torna a parlare di sanità

Le polemiche sul primario di Pediatria: si torna a parlare di sanità

News, SANITA'

Le polemiche di questi giorni intorno alle sorti del Primario del reparto di Pediatria hanno riportato di nuovo all’attualità della cronaca il tema della sanità.

E’ difficile capire come in un settore così delicato in cui non mancano situazioni di criticità come la fuga dei medici, ne vengano continuamente create di nuove.

L’avvio della “via più trasparente possibile per la copertura di posizioni dirigenziali in scadenza all’interno dell’Istituto”, come riporta un comunicato stampa ISS del 18 agosto, dovrebbe evitare di fare “figli e figliastri” (come invece sta accadendo), contemperare l’impatto che talune scelte possono avere sull’utenza, ma soprattutto – come recita l’Atto Organizzativo in caso di incarico precedentemente assegnato (Decreto Delegato 11 gennaio 2010 n.1) – predisporre una valutazione della gestione riguardante i risultati raggiunti e una valutazione in merito all’adeguatezza del soggetto nella posizione ricoperta.

In entrambi i casi, la legge indica chiaramente anche i soggetti ai quali sono demandate le valutazioni. E’ stato rispettato questo percorso per quanto riguarda il dottor Nicola Romeo? Cioè: è stata rispettata la legge?

Repubblica Futura non è la sola a ricordare come la gestione dell’attuale Dirigente di Pediatria abbia migliorato il servizio con punte di eccellenza nella neonatologia, riducendo considerevolmente i ricoveri in strutture sanitarie esterne e ricostruendo i rapporti con l’utenza, come è dimostrato dalle iniziative messe in atto (anche dalle Associazioni dei genitori) per la riconferma del dottor Romeo.

Ritieniamo che sia necessario un approccio diverso e più equilibrato al tema sanità, considerando le dimensioni del Paese e il rapporto fiduciario medico-paziente. Rimane altresì necessario che gli avvicendamenti o le riconferme dei responsabili di UOC avvengano nel rispetto delle procedure previste per evitare tensioni con l’utenza e ricadute negative in termini di qualità dell’assistenza e di immagine dell’Istituto.

Saremmo curiosi di conoscere se la solerzia seguita per avviare le procedure per individuare alcuni responsabili di UOC sia stata seguita anche per il Direttore Generale ISS, il cui incarico terminerà il 31 dicembre 2016, in anticipo rispetto ad alcune dirigenze su cui lo stesso Direttore Generale intende mettere mano.
Vorremmo che anche su questa questione ci si preparasse per tempo, salvaguardando la fase di transizione verso una nuova governance per arrivare – ce lo auguriamo – a ripensare l’organizzazione degli assetti di vertice dell’ISS e garantire così maggiore trasparenza e controllo sulle scelte dell’Istituto.

Repubblica Futura sta continuando a predisporre tutti i passaggi organizzativi e politici propedeutici alla presentazione di una propria lista per le prossime elezioni politiche e di partecipazione a una coalizione.

Obiettivo è essere parte di uno schieramento che abbia la capacità e determinazione di affrontare i gravi problemi del Paese, garantendo rinnovamento ed equilibrio nelle delicate scelte che l’emergenza impone.

In questo servono poco gli slogan o i tatticismi.

Repubblica Futura ha scelto con trasparenza di lanciare questo nuovo progetto politico per presentarsi agli elettori e dare una reale possibilità di cambiamento da costruire insieme ad altre forze politiche, con alcune delle quali è già in atto il confronto sulle cose da fare.

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