Dalle arance al terzo grado di giudizio

Dalle arance al terzo grado di giudizio

E’ passata tanta acqua sotto i ponti dal 2012, quando il movimento Rete si presentò per la prima volta agli elettori. Rinnovamento, Equità Trasparenza, Ecosostenibilità erano le parole chiave insieme alla voglia “di ottenere le risposte che lo Stato non ha dato per anni, dalla voglia di poter parlare della politica, quella vera, quella dei progetti sul tavolo, degli accordi, delle idee per crescere.”
Dopo 10 anni (gli ultimi due e mezzo al governo) Rete – attraverso il Desk – scopre il lusso e il consumismo: “spostando per un momento l’attenzione su un differente segmento di mercato e richiamando alcuni dati di vendita a consuntivo, è interessante notare quanto accaduto nel primo trimestre del 2022 nel quadrilatero della moda di Milano“. Il risultato di questa analisi “suggerirebbe di ripensare (o sarebbe meglio dire ‘formulare ex novo’) una appropriata offerta turistica del settore del lusso a San Marino; per meglio comprendere questa nicchia del mercato è necessario specificare che, a titolo di esempio, essa include solo parzialmente gli acquirenti di un Rolex entry level (prodotto teoricamente accessibile anche al reddito medio dei nuovi ricchi, i quali si caratterizzano come i principali acquirenti delle cosiddette ‘bridge brand’), in quanto i suoi attori principali sono i potenziali acquirenti di uno yacht o di una Ferrari (beni di lusso difficilmente accessibili sulla base di un reddito medio come quello dei nuovi ricchi)”.
Una sorprendente riflessione – quella di Rete – fra Rolex, Ferrari e yacht nel periodo in cui il governo è alle prese con il decreto bollette, con le emissioni di debito estero, con la chiusura dei plessi scolastici
Ci sarebbe da ironizzare su una posizione del genere misteriosamente sparita dai media subito dopo la pubblicazione: magari si scopre che Rete o il suo desk ha fatto un accordo di sponsorizzazione con la nota marca svizzera di orologi. In ogni caso, l’evidenza mostra come il movimento sia passato dalle arance siciliane per i politici in carcerazione preventiva, al terzo grado di giudizio per assolverli meglio…
Il punto resta il solito. Governo e maggioranza a margine delle liti, dei veti e delle vendette, hanno tempo di governare il Paese?
La posizione della maggioranza sul turismo è quella di Pedini Amati o di Rete desk, quella dei nuovi ricchi e Rolex entry level, magari con feste musicali alla presenza di Sting annaffiate da super tuscan?
Alla gente piacerebbe vedere i nostri governanti tornare con i piedi per terra, soprattutto alla componente alternativa, quella che nel Principato di Monaco dormiva per terra e protestava contro la brioche di stato.
Ci sono tante riforme da fare, un progetto paese da costruire, dare risposte alla gente. Saranno temi poco appassionanti ma il caos sanità con i Direttori Generali volanti e la PA politicizzata e gonfiata di assunzioni, sarebbero un filino più importanti dei Rolex.
Tornando al turismo, sarebbe l’ora di pensare se c’è la volontà di dare al Paese delle infrastrutture indispensabili come il potenziamento dell’avio superficie di Torraccia, un’arena per eventi sportivi e spettacoli, potenziamento del settore dell’ospitalità, riorganizzazione dei trasporti su gomma, potenziamento e autonomia per l’Ufficio del Turismo con stanziamenti adeguati e piani pluriennali condivisi con gli operatori. Piccoli punti su cui abbiamo sentito fino ad oggi, a metà legislatura, solo vaghi annunci corredati da foto nelle varie e lussuose trasferte.
Fatti prossimi allo zero. Siamo fermi alle ruspe della rotatoria di Murata che lavorano per la stazione di servizio delle api. Un segno dei tempi: Rete si dà ai Rolex, il partito del Re dell’Asfalto cura le api.
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