La relazione di Bevere

La relazione di Bevere

Comunicati Stampa, News

C’era molta attesa per la relazione finale del lavoro svolto dal consulente del Governo, dott. Francesco Bevere, scelto personalmente da Ciavatta con l’obiettivo di “rafforzare le attività strategiche dell’ISS, con particolare riguardo alla razionalizzazione della spesa sanitaria”, di procedere alla “razionalizzazione e supervisione degli interventi infrastrutturali programmati” e di “rafforzare i rapporti con l’estero perseguendo in special modo la definizione dei tavoli di lavoro con il Ministero della Salute” ed infine di “favorire il rilancio strategico delle attività dell’ISS” (premesse alla delibera che ha nominato Bevere come consulente). C’era attesa non solo per la spesa effettuata (circa 35.000€ -40.000 € fra Bevere ed i “sottoconsulenti” da lui scelti) ma anche perché sembra (voce mai confermata e per la quale non esiste ancora una delibera pubblicata) che proprio Bevere dal 1° Febbraio sarà il nuovo Direttore Generale Iss. La relazione è stata discussa mercoledì scorso nella competente Commissione. Il dott.Bevere ha affrontato tantissimi temi di criticità presenti oggi nella nostra struttura sanitaria, quali: 1. la mancanza di dati attendibili e ben organizzati per svolgere un efficace controllo di gestione; 2. una scarsa propensione alla misurazione della performance a tutti i livelli; 3. le problematiche (evidenti) della Medicina di Base, specie a livello di contatto fra pazienti e servizio; 4. la poca interconnessione tra Ospedale e medicina territoriale, che porta a procedere a compartimenti stagni, per reparti, anziché con una organizzazione basata sui bisogni del paziente; 5. la scarsa integrazione con l’esterno del nostro Ospedale, che non riesce ad attrarre pazienti, medici e servizi al suo interno; 6. la scarsa attenzione alla formazione e all’aggiornamento del personale; 7. i persistenti problemi di natura normativa e previdenziale, che rendono la nostra struttura sanitaria poco attrattiva per i professionisti italiani; 8. lo scarso utilizzo dei nuovi servizi (es: la telemedicina); 9. un eccessiva spesa per farmaci ed un eccesso di prescrizioni; 10. un budget inadeguato per le ristrutturazioni organizzative e strutturali necessarie; 11. una organizzazione degli uffici interni all’Iss non pienamente funzionale. Ampio spazio, poi, è stato dedicato al tema del nuovo Ospedale, posto al centro della relazione di Bevere come necessità essenziale in questo percorso di riforma. Certo, la relazione è stata molto basata su principi e obiettivi condivisibili ma vaghi, senza particolari soluzioni concrete (se si eccettuano alcune idee molto interessanti, come quella sul Nucleo di Valutazione delle performance). Tuttavia, rappresenta uno spaccato di problemi su cui il nuovo Comitato Esecutivo dovrà agire, e dovrà farlo in grande fretta perché non c’è più tempo, se non si interviene velocemente ci sono grandi rischi per la tenuta della sanità. Su questo Bevere è stato molto esplicito nel corso dell’audizione, chiedendo una piena approvazione della relazione ed un chiaro mandato politico al nuovo CE nelle direzioni indicate. La maggioranza, dal canto suo, ha risposto con un ordine del giorno “fuffoso”, senza impegni precisi, che non coglie l’attuale situazione di emergenza della sanità e la portata del problemi con cui i sammarinesi devono fare i conti. Un Odg che, inoltre, seleziona solo alcune parti della relazione come tematiche da portare avanti, ignorandone altre, e non dice una parola sul nuovo ospedale, su come finanziarlo, su come verranno remunerati i privati che interverranno nel suo finanziamento. Come mai questa scelta? La maggioranza non approva ciò che Bevere ha scritto? Oppure è il segno che sui nodi non menzionati nell’odg non si intende agire? Con quali premesse, quindi, partirà il lavoro di Bevere, se sarà lui il nuovo Dg? Repubblica Futura ribadisce la sua proposta, quella di nominare un Commissario Straordinario dell’Iss, con ampi poteri operativi e dotato di una squadra di sua fiducia, che possa agire in un tempo predefinito per raggiungere gli obiettivi assegnati dal Consiglio (non solo dal Governo) e porre in essere quei cambiamenti quanto mai necessari per riportare l’Iss su un sentiero di sostenibilità e di efficienza nei servizi. Finché ogni persona che verrà selezionata, anche con un ottimo curriculum, dovrà interfacciarsi con i baronati, le rendite di posizione e con l’invadenza politica così duri da estirpare dentro l’Iss, ogni relazione (anche la migliore del mondo) non potrà che rimanere sulla carta. Infine una postilla. In Commissione il Segretario Ciavatta ha anche “rivelato” i contenuti di un odg di una precedente Commissione, che però era stato secretato. Insomma segretezza a intermittenza: quando il governo vuole, tiene nascosto; quando non vuole infrange il segreto (che lui stesso ha invocato) e fa come gli pare. Chissà se il Congresso di Stato darà mandato all’Avvocatura dello Stato di querelare Ciavatta o se si concentrerà ancora nelle denunce dei giornalisti, dei cittadini e degli avversari politici?

Articolo precedente
La propaganda nazista e gli intellettuali
Articolo successivo
Il colpo di spugna sul processo Mazzini

keyboard_arrow_up