L’operato del Segretario alla Sanità

L’operato del Segretario alla Sanità

Nei quasi quattro anni in cui la sanità è stata nelle mani di Ciavatta sono cambiati tre Direttori Generali, gli ultimi due annunciati come potessero essere la panacea di tutti i mali, ma la salute del nostro Istituto per la Sicurezza Sociale sembra essere sempre più precaria.
La Medicina di base è al collasso, i cittadini denunciano ormai da mesi, se non anni, una difficoltà nel contattare il proprio medico di famiglia, e quel rapporto così fondamentale tra medico e paziente e tra infermiere e famiglie è venuto a mancare, a fronte dell’introduzione del COT, servizio che ha mostrato ormai tutti i suoi limiti.
I tempi di attesa per le visite specialistiche si stanno allungando sempre di più e spesso i cittadini, quelli che ne hanno la possibilità, si sentono costretti ad andare fuori territorio e a ricorrere a visite private. Nulla di nuovo in campo di accordi sul riconoscimento reciproco tra Italia e San Marino a fini pensionistici.
Quello che sembra emergere da questi anni di sanità a marchio Ciavatta è una enorme spesa in consulenze per un nuovo ospedale di cui non si sa nulla, e per il resto un enorme buco nell’acqua. Ma a rendere questo stato delle cose così drammatico, è che è solo la cittadinanza a farne le spese.
Nel servizio andato in onda ieri a San Marino RTV, il Segretario Ciavatta conferma che Bevere potrebbe andare via e lasciare il suo incarico, e aggiunge che resterebbe volentieri se messo nelle condizioni “di fare le cose”. Affermazione questa che ci preoccupa non poco, sembra di essere tornati infatti a quasi due anni fa, quando il Direttore Bruschi motivò la sua decisione di lasciare l’incarico a San Marino con queste parole: “quando la parte più dura dell’emergenza era alle spalle e ci si concentrava sulle aree critiche e di sviluppo ho dovuto constatare che, nonostante mesi di incontri e colloqui, non sussistevano più le condizioni professionali per portare avanti l’incarico affidatomi”.
Evidentemente il tempo passa ma siamo di fronte ad un Governo e ad una maggioranza nei quali ancora sono presenti forti tensioni, elementi che danno come risultato una politica che non è in grado di trovare una sintesi, nemmeno quando a farne le spese sono tutti i sammarinesi.
Ciavatta ha voluto e difende Bevere (che addirittura definisce come “il migliore”), come prima aveva voluto e difeso la Bruschi, e quindi è responsabile assieme a loro di tutti i problemi che la sanità oggi vive, dato che entrambe le figure sono state messe da lui a capo della sanità stessa (e lautamente retribuite per il raggiungimento di risultati che non sappiamo proprio quali siano). È ora che ne tragga le conseguenze anziché buttare sempre la responsabilità su altri.
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