Cosa sta succedendo nel settore bancario?

Cosa sta succedendo nel settore bancario?

Nella passata legislatura quello bancario era tema di polemica e attenzione quotidiana, e questo certamente non ha contribuito a creare tranquillità nel sistema e nei risparmiatori; ma il Governo non si negava al confronto, fra CCR congiunti, Commissioni Finanze a ripetizione, audizioni dei CdA, riferimenti frequenti, con tempistiche e modalità mai viste nelle precedenti legislature.
Ora sul sistema bancario sammarinese è calato il silenzio. Si parla insistentemente di vendita dei due più grandi istituti della nostra Repubblica: Cassa di Risparmio e Banca di San Marino, entrambe nel mirino di investitori stranieri.
Non abbiamo nulla in contrario a che investitori stranieri entrino nel nostro sistema bancario e finanziario: abbiamo sempre caldeggiato l’ingresso di nuovi capitali, non ci stracciamo certamente le vesti oggi (semmai è qualcun altro, che in passato gridava “al lupo al lupo” ogni volta che un nuovo investitore si avvicinava, che dovrebbe farsi qualche domanda).
Tuttavia la trasparenza è doverosa, soprattutto per quanto riguarda Cassa di Risparmio che è una banca dello Stato.
Auspichiamo che Banca Centrale sia informata e a sua volta informi costantemente il Governo su eventuali manifestazioni di interesse (differentemente da quanto accaduto nella passata legislatura, quando il CCR non aveva riferimenti circa la possibile vendita di Banca CIS); auspichiamo anche che abbia analizzato compiutamente gli investitori, secondo i criteri previsti nei Regolamenti in vigore. In tal senso, abbiamo letto con preoccupazione nei mesi scorsi la comunicazione dell’Associazione Dipendenti Azionisti di Banca di San Marino che, con un comunicato del 14 Maggio scorso, informava che “riguardo alle modifiche statutarie proposte ed effettuate, l’A.D.A. BSM non ha potuto fare a meno di esprimere il proprio dissenso riguardo alla cancellazione del divieto per le ‘Società anonime’ di detenere azioni della Banca”: qualcuno può fare sapere se queste modifiche sono state approvate da Banca Centrale e se, quindi, a San Marino torneranno investitori non trasparenti nel settore bancario?
Repubblica Futura auspica che si persegua nella strada delle fusioni bancarie, che vanno accompagnate con le opportune politiche fiscali e a livello di regolamentazioni: in vista dell’apertura del mercato che deriverà dall’accordo di associazione con l’UE, avere banche più solide e più patrimonializzate è essenziale. Su questo, il Governo e Banca Centrale che opinione hanno?
Ultimo ma non meno importante: il progetto di cartolarizzazione degli Npl che fine ha fatto? Leggiamo del FMI che denuncia ritardi, di Fitch che mantiene basso il rating di San Marino anche per la mancata attuazione di questo progetto (che oggi è una legge), in questi giorni leggiamo addirittura una delibera (la numero 10 del 1 Agosto scorso) che “considerata l’esigenza di stabilire dei valori di riferimento per il mercato immobiliare sammarinese, anche al fine di completare l’operazione di cartolarizzazione dei crediti di sistema” dà mandato “alla Commissione Censuaria Permanente di elaborare un’indagine sul mercato immobiliare sammarinese, entro il 31 agosto 2023” anche per “presentare una tabella di valori, divisa per zone (Castelli), che indichi un prezzo minimo e massimo al metro quadro” per una serie di tipologie di fabbricati e terreni. Quindi il progetto è così indietro che ancora non abbiamo una idea dei prezzi di mercato degli immobili e dei terreni a San Marino? Ma non era compito dell’Arranger di sistema fare una valutazione del valore degli Npl, e quindi di immobili e terreni?
Sarebbe doveroso un ampio e dettagliato riferimento su tutte queste tematiche che vengono mantenute sotto traccia dal Governo.  Pudore o qualcosa di più grave? Nel prossimo Consiglio ci faremo promotori di una iniziativa istituzionale in tal senso.
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