Politica industriale: richiediamo atto di responsabilità

Politica industriale: richiediamo atto di responsabilità

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Per la seconda volta consecutiva, la maggioranza si spacca sulle pratiche di vendita di terreni pubblici alle aziende del nostro Paese per favorirne lo sviluppo industriale e occupazionale

Per la seconda volta consecutiva, il Segretario Canti porta in Consiglio pratiche in tal senso (questa volta per l’azienda Asae per l’azienda Alutitan, imprese che complessivamente occupano oltre 300 dipendenti in territorio e che hanno progetti per crescere ancora) ed il movimento Rete annuncia il suo voto contrario.

Per la seconda volta consecutiva, la maggioranza dei 44, che per 1 anno e mezzo ha usato i suoi numeri per fregarsene del confronto con l’opposizione anche sulle tematiche dove l’ordinamento richiede maggioranza qualificate, ha richiesto sostegno numerico all’opposizione sul tema.

Per la seconda volta consecutiva, soprattutto, la maggioranza fa uscire dall’aula un messaggio avvilente: che non ha un’idea comune sulla politica industriale del Paese, su come consentire alle aziende di insediarsi in territorio o, se già esistenti, di poter crescere, ampliarsi, garantire occupazione. Che non ha un’idea comune sullo sviluppo, sulla crescita, sulla politica economica.

Era già successo qualche mese fa su 2 pratiche, una riguardante Promopharma e una riguardante Erbozeta, aziende con quasi 200 dipendenti in territorio. All’epoca, fu l’opposizione a garantire i numeri per il passaggio delle pratiche, ma questa volta non sarebbe stato così semplice.

Il Segretario Canti, infatti, non aveva intenzione di venire incontro alle richieste che venivano da una parte dell’opposizione, come precondizione per approvare le pratiche, nonostante il tentativo di mediazione del capogruppo della Dc, Mussoni. Tanto che, dopo un vivace scambio di idee all’interno della maggioranza e con il Segretario stesso, Canti ha deciso di ritirare dalla votazione le pratiche temendo che non passassero.

E così, alla fine, le due imprese (Asa e Alutitan) saranno costrette ad attendere per avere risposte alle loro esigenze produttive, rimanendo alla mercè delle divisioni della maggioranza.

Repubblica Futura ha confermato il suo sostegno ai progetti di sviluppo e ampliamento delle imprese serie e radicate in territorio, linea che abbiamo sempre perseguito anche negli anni di Governo. Siamo però estremamente preoccupati per le divisioni nella maggioranza su un tema fondamentale per il Paese: la politica industriale e la crescita delle aziende produttive nel nostro territorio.

In altri tempi sarebbero caduti i Governi su questioni così delicate, o per lo meno si sarebbero aperte verifiche politiche approfondite. Chiediamo alla maggioranza un atto di responsabilità, perché mostrarsi così divisi sulla politica industriale non dà certamente un bel messaggio alle imprese insediate o che vogliono insediarsi in territorio.

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