Il governo e il tema della mobilità sostenibile 

Il governo e il tema della mobilità sostenibile 

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Mentre l’Europa celebra la Settimana Europea della Mobilità 2023, un’iniziativa di spicco promossa dalla Commissione europea per promuovere la mobilità urbana sostenibile, ci troviamo a riflettere sulla situazione a San Marino. Questa settimana è dedicata a promuovere il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti. È fondamentale sottolineare che il settore dei trasporti rappresenta il secondo settore più inquinante in Europa.
Il grande interrogativo che ci poniamo riguarda le azioni intraprese dal governo in merito a questa importante tematica. Al netto delle strette di mano e delle fotografie dei Segretari di Stato alle conferenze di settore, nessun progetto concreto è stato presentato. Anzi, a San Marino anche solo muoversi a piedi può diventare pericoloso a causa della scarsa presenza di marciapiedi.
E pensare che nel 2018, con il progetto E-WAY che prevedeva l’installazione di più di 20 colonnine di ricarica su tutto il territorio, la Repubblica si era posizionata all’avanguardia in Europa per il numero di colonnine per chilometro quadrato. L’obiettivo era trasformare San Marino in un’eccellenza europea nel campo della mobilità sostenibile. Tuttavia, chiuso il progetto in un cassetto e rottamate le targhe verdi, in cinque anni non è stato effettuato alcun nuovo investimento nel settore, con le colonnine di ricarica ormai obsolete rispetto alle nuove tecnologie disponibili.
E se da un lato il governo ha confermato l’esenzione della monofase per l’acquisto di veicoli elettrici o plug-in hybrid, dall’altro disincentiva le ricariche dei veicoli elettrici alle colonnine con prezzi quattro volte superiori al costo dell’energia (ed a casa con la tassa raccolta rifiuti per ogni Kw consumato), mostrando una chiara mancanza di sensibilità nei confronti della mobilità sostenibile.
È infatti del 14 dicembre 2021 la delibera dell’autorità per l’energia che istituisce un prezzo di ricarica per le auto elettriche a partire dal primo aprile 2022 pari a 0,40 €/kWh, ricarica fino a quel momento gratuita. Nel frattempo, il mercato dell’energia ha registrato un notevole calo dei prezzi, con l’energia che ora costa circa 0,10 €/kWh. Invece di incentivare l’uso delle auto elettriche attraverso prezzi di ricarica più accessibili, l’azienda dei servizi lucra sul settore, mostrando la scarsa sensibilità da parte del suo Consiglio d’Amministrazione sul tema.
Scarsa sensibilità mostrata anche dalla flotta aziendale, priva di veicoli elettrici, con autobus ormai vecchi ed inquinanti utilizzati nel trasporto pubblico.
Repubblica Futura auspica un intervento tempestivo da parte dell’Autorità per l’Energia per riequilibrare i prezzi di ricarica, rendendoli più giustificabili, e chiede al Presidente e CdA dell’Azienda dei Servizi di diventare più sensibile alla mobilità sostenibile e alla sostenibilità ambientale in generale, andando oltre le discutibili campagne di sensibilizzazione promosse ma in primis non attuate.
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