Tutela minori; siamo preoccupati

Tutela minori; siamo preoccupati

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Non siamo soddisfatti della risposta alla nostra Interrogazione Consiliare sulla riorganizzazione di alcuni servizi dell’ISS, nata dal bisogno di capire in quale direzione stia andando la tutela dei minori. 

Il Servizio Minori, che ha al suo interno la Tutela Minori, ha sempre garantito un’azione sociale verso una delle fasce più deboli e delicate della cittadinanza. Ora, purtroppo, non è più chiaro come stia operando. Prima di riassumere brevemente i fatti, premettiamo che il nostro non è un attacco personale né di colore politico ma vera e propria apprensione per la gestione di un Servizio su cui sarebbe opportuno confrontarsi al fine di elaborare proposte concrete per migliorarlo.

La legge 129 per la famiglia ha diviso gli ambiti: l’assistenza viene assegnata al Servizio Minori, l’indagine alla Tutela Minori. Quest’ultima, per delibera del Comitato Esecutivo dell’ISS, è stata riorganizzata e affidata ad una professionista con la qualifica di Assistente Sociale, senza competenze specifiche nel settore. La stessa figura, sempre per delibera, era già stata incaricata quale responsabile del Servizio Disabilità Adulta e del SSAEP (Servizio Sociale Adulti in Esecuzione di Pena).

Nel tempo si sono verificati avvicendamenti e allontanamenti di operatori afferenti alla “vecchia” Tutela – che erano in possesso di curriculum specifici e corposi – in favore di operatori con nessuna esperienza, data la loro recente assunzione in servizio. Ad oggi, a quanto ci risulta, manca l’organizzazione del supporto dedicato alla genitorialità.  

Dunque, servizi delicati sono gestiti da un’unica direzione affidata ad un professionista che incidentalmente si trova ad essere anche Consigliere della Repubblica. E questo non sulla base di un concorso che accerta e valorizza le competenze attraverso un percorso di selezione tra diverse professionalità, ma, stando alle motivazioni scritte nella risposta alla nostra Interrogazione formulate dal Comitato Esecutivo, “… sia per competenze ed esperienze specifiche della Dottoressa in ambito giuridico, sia per gli ottimi rapporti instaurati con il Tribunale”. Tutto ciò senza il nuovo Atto Organizzativo che sancisca la nuova organizzazione, nello specifico della Tutela, che attualmente opera in base ad una delibera che definiva un progetto sperimentale scaduto nel giugno scorso e mai rinnovato. 

I minori bisognosi e le loro famiglie, le persone con disabilità, coloro che entrano nel percorso del SSAEP, hanno diritto a servizi gestiti da personale selezionato in maniera professionale e con competenze specifiche nei vari ambiti. Non siamo soddisfatti, anzi, siamo preoccupati per il modus operandi con cui questo Governo assegna le responsabilità dei servizi più delicati rivolti alla cittadinanza.

Noi pensiamo che la responsabilità della Disabilità Adulti, del SSAEP e della Tutela Minori vada divisa fra tre esperti con preparazione settoriale, selezionati con criteri oggettivi, obiettivi e di trasparenza. Non ci interessa l’appartenenza politica ma la separazione delle aree, per non rischiare di incorrere in fenomeni di controllo sociale, per valorizzare la professionalità dei singoli operatori e garantire così il miglior servizio ai sammarinesi.

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