Accordo sul pubblico impiego

Accordo sul pubblico impiego

Martedì scorso il Consiglio Grande e Generale ha ratificato l’accordo Governo-Sindacati per il rinnovo del contratto di lavoro del pubblico impiego e quello del personale salariato AASLP.

Repubblica Futura non ha espresso contrarietà alla ratifica, ma siamo convinti che alcune cose purtroppo vadano ampiamente riviste, in futuri accordi, o integrate con urgenza.

Per prima cosa l’ammontare dell’aumento, che è un problema comune con gli altri settori privati che hanno visto rinnovato il contratto in questi mesi: gli importi non riescono a coprire l’inflazione, e quindi servirebbero altri interventi di sostegno alle retribuzioni (come l’incentivazione del welfare aziendale) che finora il Governo non ha messo in campo.

È la parte normativa però ad essere la più problematica. Condividiamo certamente il concetto di inserire sempre più la flessibilità oraria ed anche quello della valutazione. Quest’ultimo principio però è stato implementato molto male in questa legislatura ed il cambio di titolarità della Segreteria Interni non è stato di aiuto. La valutazione, così com’è impostata, rischia sempre di più di diventare uno strumento verticistico di ricatto, a cascata, nei confronti di dirigenti, funzionari, ed ora anche dipendenti. Le modalità di assegnare gli obiettivi, di cambiarli, infine di valutarli anche in capo alla stessa articolazione della PA – la DGFP – non può funzionare. Dunque, anche nel rinnovo del contratto PA, il principio di valutazione, se non si stabilisce chiaramente a chi spetta dare obiettivi ed a chi valutarli, individuando due realtà distinte, ci preoccupa non poco.

Vi sono poi alcune cadute clamorose. La prima è stata quella dell’”allegato 2” sulla Scuola, ritirato di gran carriera dal Governo dopo le giuste prese di posizione degli insegnanti ed anche di Repubblica Futura, ci permettiamo di dire. il Segretario Berti nel dibattito ha descritto una realtà distorta, dicendo che i professionisti della Scuola non hanno voluto l’allegato 2 perché non vogliono un criterio meritocratico. È falso, glielo abbiamo detto in Consiglio e lo ripetiamo! È stato detto no ad una modalità di reclutamento macchinosa e poco chiara, in definitiva ingiusta. RF ha altre proposte ben più equilibrate che vorremo confrontare con gli aspiranti docenti.

Infine ci sono alcune categorie addirittura dimenticate o svantaggiate. È il caso della disparità di trattamento nei confronti dei salariati AASLP. Con questo accordo sono state concesse indennità economiche (EDR) solo ad alcune categorie di lavori usuranti, senza un criterio e parametri ben precisi, lasciando fuori altre categorie e settori altrettanto meritevoli di percepirla.

O ancora quella degli autisti AASS, cui non sono state date risposte, o degli OSS, per i quali, invece di un riconoscimento compiuto della professionalità, c’e’ addirittura il rischio di un peggioramento della situazione. 

Repubblica Futura crede che a tutte queste categorie vadano date risposte serie celermente, specialmente in un periodo complicato come questo. Ci impegniamo dunque a portare avanti le nostre concrete proposte e a metterle a disposizione per un confronto fattivo.

Articolo precedente
La legge sulle associazioni
Articolo successivo
Tutela minori; siamo preoccupati

keyboard_arrow_up