Rete ha ritirato la propria delegazione: è tutto uno scherzo?

Rete ha ritirato la propria delegazione: è tutto uno scherzo?

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Ormai da una settimana Rete ha ritirato la propria delegazione di Governo. Tranquilli, è come se non fosse successo nulla! La Tonnini è ancora al suo posto alla Parva Domus, Ciavatta all’ospedale e addirittura ha partecipato all’Assemblea della Banca Centrale. Le commissioni consiliari continuano a lavorare (mercoledì si è tenuta una commissione per gli Affari di Giustizia!) ma il Consiglio Grande e Generale non si convoca, l’Ufficio di Presidenza neppure.
La maggioranza superstite si incontra in via delle Scalette, tra strette di mano e sorrisi smaglianti. Soprattutto tra Rete, DC e soci pare scoppiato l’understatement per non dire l’amore, con tanto di riconoscimenti reciproci sul grande lavoro fatto in questi tre anni e mezzo.
A dire il vero di questo grande lavoro fatto da Rete al governo i cittadini ricorderanno, oltre alla devastazione della sanità e della PA, peraltro aumentata di quasi 150 dipendenti (se abbiamo contato bene), le strabilianti capriole che hanno sovvertito quasi tutte le promesse elettorali. Una per tutte: il debito estero!
Restano poi certamente alcune pietre miliari, come il festino di via Gino Giacomini, in pieno lock-down, che ha visto tra i suoi protagonisti proprio alcuni maggiorenti di Rete, Ciavatta in testa, proprio nell’incarico di Segretario alla Sanità. Che dire poi del secondo blitz in Cassa di Risparmio, con lo spoil-system per occuparne il CDA e far togliere prontamente le denunce nei confronti di Ciavatta? Oppure ancora le denunce fatte dallo stesso Ciavatta nei confronti di vari sammarinesi e non…?
Si sa, a qualcuno tutto è concesso, d’altra parte oggi hanno scoperto di avere un’”anima indipendente”. A proposito: quanto sarà costata l’enorme campagna di ricostruzione immagine che Rete ha affidato – pare – ad una importante agenzia di comunicazione? Non erano quelli che “guai spendere i soldi dei contribuenti nella pubblicità” e che si vantavano di fare la campagna elettorale solo con i megafoni?
Comunque i sammarinesi possono dormire tranquilli. Il Governo c’è e va avanti, con serietà. Pensate un po’: una delega come la Sanità sarà affidata – forse – a qualche Segretario di Stato in carica, ad interim, cioè da sommare alle sue attuali deleghe, poi magari fra qualche mese ad un nuovo Segretario da scegliere tra i magnifici 32 (o 33, o 34?) rimasti nella nuova-vecchia maggioranza. Come non essere certi che la Sanità gestita in questo modo non potrà che migliorare!?
Dopo non aver fatto uno straccio di riforma, a parte qualche maquillage, in tre anni e passa in 44, ora vogliono far credere che in un annetto in 32, con le elezioni alle porte, vedremo meraviglie. Davvero incredibile!
E dire che Repubblica Futura glielo aveva chiesto chiaramente con un ordine del giorno: dite ai sammarinesi se un governo c’è ancora e cosa volete fare. Ancora nessuna risposta.
Infine, sull’Europa e l’accordo di associazione, la nostra posizione è molto chiara. Crediamo sia possibile andare a votare e contemporaneamente portare avanti il negoziato. Siamo disposti fin d’ora a sostenere il segretario Beccari nel suo compito. Già in passato commissioni consiliari – come quelle di inchiesta – hanno continuato a lavorare in periodo di elezioni. Siamo convinti che lo stesso si possa fare con lealtà anche in questo caso.
La verità è che l’unica priorità della maggioranza residua è quella di mantenere la poltrona, magari per non fare niente, e per cementare una alleanza sgangherata anche per le prossime elezioni. Chissà poi, se sarà utile di nuovo, che non si possa ripescare pure Rete, rinvigorita da un annetto di opposizione e da qualche campagna pubblicitaria, per cui… meglio restare amici. Alla faccia dei sammarinesi.
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