La valorizzazione delle attività economiche

La valorizzazione delle attività economiche

Qualcosa di buono si muove a San Marino. Dalle notizie di questi giorni apprendiamo che il San Marino Outlet Experience ha reso noti i dati relativi ai visitatori del 2023 con aumenti dei numeri e dei fatturati, chiudendo così un altro anno in crescita.

La notizia ci fa molto piacere, il più grande investimento privato estero nella storia di San Marino, nonostante vari incidenti di percorso (referendum, crisi bancaria, COVID, guerra in Ucraina), nonostante tre cambi di governo, sta riuscendo ad affermare un progetto imprenditoriale di qualità ed eccellenza per il nostro Paese.

Repubblica Futura ha sempre creduto in questo progetto e sulla sua validità in termini economici, di immagine e di supporto al comparto turistico sammarinese.

Abbiamo lavorato affinché – oltre le difficoltà burocratiche e l’ostilità di parte della classe politica (ricordate la guerra di Rete?) – imprenditori potessero realizzare un investimento di decine di milioni di euro con la creazione di centinaia di posti di lavoro.

Il progetto sta procedendo bene e questo ci fa enorme piacere nonostante i silenzi del governo, più impegnato a indebitarsi all’estero che a sostenere attività economiche importanti in territorio, sulle quali qualche membro del Congresso di Stato si permette pure di fare battute gratuite durante le sessioni del Consiglio Grande e Generale.

Repubblica Futura intende poi rilevare come un’altra attività delle stesso settore, quella di Giochi del Titano, abbia chiuso un altro esercizio in crescita, confermandosi una realtà importante nel tessuto economico della Repubblica. 

Facciamo questo inciso poiché riteniamo che anche l’area su cui insistono queste attività andrebbe valorizzata in termini urbanistici, investendo – ci riferiamo allo Stato – in opere che possano potenziare l’attrattività dei centri commerciali presenti in zona. L’ingresso in Repubblica sarebbe un elemento rilevante e dispiace che in quattro anni il governo sia stato in grado solo di installare una fila di led e un autovelox, dimenticando le idee del Piano Boeri.

In più ricordiamo che nel settore della ristorazione, in questa legislatura, molte attività hanno chiuso i battenti ed altre non hanno mai aperto nonostante gli annunci ad effetto. Aspettiamo ancora le discoteche o i ristoranti stellati al Nido del Falco e le ruspe Alpitour a Murata, mentre si sono già manifestate le ruspe arabe a Torraccia. 

L’impressione è che non c’è un progetto di fondo. Ci sono iniziative personali di singoli Segretari di Stato che all’ultimo miglio della legislatura sono ancora tutte per aria: solo promesse elettorali per un altro giro di giostra.

Di concreto ci sono i prestiti esteri da ripagare che vengono venduti, pensate un po’, come favori alla Repubblica. Debiti sono e debiti rimangono, da restituire con gli interessi.

RF ritiene vada elaborato un piano complessivo di sviluppo che valorizzi le attività economiche già presenti, attirando investimenti esteri in modo trasparente e provenienti soprattutto dalla zona UE, evitando stravaganti viaggi arabi con i relativi discutibili rapporti. 

E un piano complessivo di sviluppo avrebbe dovuto basarsi su un piano regolatore moderno, innovativo come quello appena ultimato agli inizi di legislatura: il piano Boeri. Purtroppo per noi, il governo ha perso quattro anni e l’unico risultato degno di nota è il viaggio di Canti in Spagna alla corte di Sir Norman Foster. Almeno con Boeri non c’era bisogno dell’interprete e per avere un incontro sarebbe bastato recarsi a Milano.

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