La montagna ha partorito il topolino

La montagna ha partorito il topolino

La montagna ha partorito il topolino: si potrebbe commentare così l’esito dell’immenso caos generato dal Governo e dalla maggioranza sulle bollette nelle ultime due settimane.
Sì perché l’unico esito di tutta questa baraonda sarà che i sammarinesi pagheranno quanto consumato nel periodo invernale (dicembre-marzo) questa estate! Un grande “risultato”, non c’è che dire! Un “risultato” che, peraltro, potrebbe mettere in difficoltà la liquidità dell’AASS dato che per oltre 4 mesi non avrà entrate derivanti dal gas (su questo tema, fra tutti i mirabolanti annunci, non c’è stato alcun accenno).
Il problema, infatti, come giustamente notato da diversi cittadini anche sui social network, non è tanto quello di ridurre artificiosamente del 30% le componenti di consumo “presunto”, che è il “cuore” della decisione politica che è stata presa; il problema è che le tariffe sono aumentate di quasi il 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e quindi i consumi reali (che saranno fatturati a partire da luglio) costeranno ai cittadini diverse centinaia di euro in più, pesando tremendamente sul portafoglio dei sammarinesi.
Contro l’aumento delle tariffe del gas non si potevano fare i miracoli, lo riconosciamo, dato che nei mesi scorsi si era registrato un aumento estremamente marcato delle stesse: per questo sarebbero serviti interventi di sostegno alle famiglie, come diremo poi.
Ma proprio per questo è stato delittuoso vendere negli ultimi giorni il contratto Swap di “assicurazione” che aveva fissato, per 6 anni, il prezzo di acquisto ad un livello estremamente competitivo (47 centesimi al metro cubo): in questo modo non solo non si è incassato quasi nulla (il prezzo del gas ora è molto calato, dunque questo contratto vale ben poco) ma ci si è auto cancellata la rete di protezione che avevamo contro eventuali futuri aumenti. Dal 1° aprile in poi, i sammarinesi saranno sottoposti ad una tariffa che varierà col variare del mercato: e se ci saranno rincari a 3 cifre (come quelli che vi erano lo scorso autunno) i sammarinesi non avranno altra soluzione che vedersi aumentare altrettanto le bollette, portandole a cifre veramente insostenibili! Una volta che il CdA di AASS aveva fatto una cosa buona (acquistare quel contratto per proteggersi da futuri aumenti), ha scioccamente deciso di venderlo per incassare un tozzo di pane, mettendo a rischio tutti i cittadini. Complimenti!
In chiusura ci permettiamo di fare notare due cose.
La prima. AASS nel suo comunicato di qualche giorno fa spiega che non c’è stato alcun errore, anzi, la scelta di fatturare bollette con consumi presunti anziché con consumi reali derivava dal fatto che le prime letture reali erano risultate molto alte rispetto agli standard: in pratica, la scelta di AASS sembra sia stata una scelta di tutela per la cittadinanza, per fatturare bollette più basse. Poi è intervenuto il comunicato stampa del Governo e AASS si è dovuta/voluta adeguare. Sarebbe molto interessante approfondire la questione.
La seconda. Il Governo non è stato ancora in grado di prevedere interventi economici di sostegno, come bonus o crediti d’imposta, per aiutare le famiglie a pagare le bollette. Lo hanno fatto ovunque nel mondo, tranne che a San Marino. Repubblica Futura lo chiede da settembre, ma questo inetto Governo preferisce lasciare le famiglie al loro destino. L’ultimo Decreto emesso si è limitato a predisporre dilazioni di pagamento al massimo semestrali, senza indennità di mora ma (immaginiamo, dato che il testo non dice diversamente) con l’applicazione degli interessi: un grande “sforzo”, non c’è che dire. L’insensibilità verso le condizioni di difficoltà dei sammarinesi è, del resto, un marchio di fabbrica di questo sgangherato esecutivo che continua a fare danni.
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