La “Little Bighorn” del generale Venturini

La “Little Bighorn” del generale Venturini

Comunicati Stampa, News

Governo e maggioranza esistono ancora? Dall’esito della votazione della coppia reggenziale 1 aprile-1 ottobre 2024, no. L’anatra zoppa che è nata nel giugno 2023 quando Rete uscì dalla maggioranza, ha finito la sua corsa schiantandosi contro un muro. Un fragoroso fallimento delle strategie del partito di maggioranza relativa che non ha avuto nemmeno l’umiltà e il buon senso di ritirare la propria delegazione di governo aprendo formalmente una crisi politica già presente nei fatti. Repubblica Futura ricorda che i sessanta membri del Consiglio Grande e Generale non sono marionette teleguidate da pupari esterni al palazzo e che la nomina della Reggenza pro tempore è effettuata dal Consiglio Grande e Generale a maggioranza. Una regola che vale nel bene e nel male e che il DC dovrebbe conoscere bene visto che nel semestre 1 ottobre 2019-1 aprile 2020 nominò un reggente estraneo alla maggioranza del tempo. Non vi fu, allora, alcun comunicato stizzito della DC.

Repubblica Futura ritiene l’attuale fase storica cruciale per il destino del Paese. C’è in fieri la conclusione dell’accordo di associazione con la UE di cui tanto si è parlato ma ancora non è pervenuto al Consiglio Grande e Generale; ci sono una serie di riforme mancate da governo e maggioranza, per non parlare del peso crescente del debito estero rispetto al quale il governo non ha alcun progetto di lungo termine ad eccezione del fatto che continua a indebitarsi.

C’è poi un aspetto più inquietante: il corto circuito di governo e maggioranza rispetto all’opinione pubblica, con atteggiamenti di supponenza in pieno stile anni novanta. Aperitivi a Riccione organizzati in barba alle leggi e la telenovela di questi mesi in cui a giorni alterni vengono annunciate elezioni anticipate o la firma dell’accordo di associazione senza che poi accada nulla.

Questo governo e questa maggioranza sono al capolinea. Game over. 

Il PSD ha colto da settimane questa situazione non più sostenibile, rispetto alla quale la DC e il suo alleato più irriducibile (Alleanza Riformista) praticano la “politica dello struzzo” come se il governo del Paese fosse loro per diritto divino.

RF fa appello alle forze responsabili affinché ci sia uno scatto in avanti per fare uscire la Repubblica da questo stallo istituzionale e politico. La nomina della Reggenza pro tempore si è conclusa con una “Little Bighorn” per il “generale Custer” Venturini: era impossibile fare peggio, soprattutto in termini umani, per le persone coinvolte e lui nonostante tutto ci è riuscito, rovesciando poi – in un comunicato farneticante – la colpa ad altri soggetti.

Pare di capire che la lezione non sia servita e qualcuno già lancia minacce a destra e manca vantando super poteri che avvolgono ogni sfera delle istituzioni, alla faccia dei poteri forti e delle cricche che esorcizzano.

Serve una fase nuova, lontana dai veleni, un periodo di costruzione in cui le forze politiche si confrontino con onestà su idee e programmi, fissando priorità e dialogando con i cittadini. Basta imposizioni e arroganza. La gente merita qualcosa di meglio e Repubblica Futura lavorerà in questa direzione confrontandosi con tutti senza pregiudiziali o veti.

Repubblica Futura 

membro dell’Associazione dei Liberali e dei Democratici Europei (ALDE)

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