Il nuovo PRG

Il nuovo PRG

Il Segretario Canti e questo Governo si dovrebbero vergognare per aver perso intenzionalmente un’altra occasione per fare la cosa giusta per il nostro Paese e si dovrebbero vergognare a prendere sfacciatamente in giro i cittadini pensando di far loro credere ciò che vogliono.
Ma andiamo con ordine. Il Piano Regolatore Generale, affidato allo studio dell’architetto Stefano Boeri nel 2015 e presentato nel 2019, è inquadrato nel rispetto dei criteri di sostenibilità definiti dalle direttive delle Nazioni Unite: messa in sicurezza del territorio, contenimento del consumo di suolo, aumento della qualità urbana e valorizzazione del patrimonio storico paesaggistico ne costituiscono i quattro punti cardine, riconfermati anche in un’intervista dell’architetto Boeri del marzo di quest’anno, nella quale egli auspicava l’adozione del Piano entro ottobre di quest’anno, data in cui San Marino avrebbe ospitato l’83° sessione del Committe on Urban Development, Housing and Land Management of the United Nations Economic Commission for Europe.
In questi giorni abbiamo seguito in effetti i lavori dell’UNECE e abbiamo apprezzato la presenza e gli interventi di importanti nomi dell’architettura, come lo stesso Boeri e Lord Norman Foster. Siamo onorati, come cittadini, di aver ospitato un evento di così alto profilo e condividiamo, da politici, il contenuto della Dichiarazione di San Marino, l’accordo sui principi per la progettazione urbana e l’architettura sostenibile ed inclusiva da applicare alla progettazione di tutti gli edifici e gli sviluppi urbani, sottoscritto dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE).
Il documento, considerato un vero e proprio manifesto della sostenibilità, verrà poi sottoposto ai Governi con l’auspicio che venga adottato a livello internazionale.
Questa vetrina, in cui San Marino è stato attore principale, sarebbe stata l’occasione perfetta per annunciare pubblicamente l’adozione del nuovo Piano Regolatore progettato dall’architetto Boeri, diventando così agli occhi della comunità internazionale, un esempio concreto della volontà di recepire tutti gli obiettivi di sostenibilità contenuti nella Dichiarazione.  Invece il Segretario Canti, avallato dal suo Governo, non solo ha perso l’occasione di fare di San Marino un modello sostenibile e all’avanguardia, ma ha dato dimostrazione che le logiche di sfruttamento del territorio senza criterio, più o meno con i soliti metodi clientelari, sono tutt’altro che un ricordo di un passato lontano.
Non solo, l’aspetto ancora più grave è che abbia raccontato una serie di macroscopiche bugie a tutti i cittadini nel dichiarare i motivi che hanno spinto il Governo a chiedere all’architetto Boeri di revisionare il suo progetto, sostenendo ai microfoni di San Marino RTV che “la nuova chiave di lettura è quella di un PRG in chiave ONU. […] Il PRG nuovo sarà quindi sulla sostenibilità e di tutti i principi che vengono contenuti in questa dichiarazione. Quindi dovremo lavorare, dovremo aggiornare questa proposta di Piano Regolatore e ovviamente includere all’interno di questa proposta tutto quello che è contenuto nella Dichiarazione di San Marino”.
Se così fosse, caro Segretario, se l’aggiornamento al PRG che lei e il Governo avete richiesto fossero andati nella direzione della sostenibilità e dei principi elencati nella Dichiarazione di San Marino, l’architetto Boeri non si sarebbe rifiutato di firmare un nuovo Progetto, tanto è vero che lo stesso Boeri ha dichiarato alla televisione di Stato che “le variazioni che erano state richieste andavano in contraddizione con i Principi del piano”.
Ci piacerebbe sapere quali sono le richieste di revisione al PRG che il Governo ha avanzato, Perché non le rendete pubbliche cosicché i cittadini possano vedere con i loro occhi se davvero vanno nella direzione della sostenibilità e della conservazione del territorio?
Queste evidenti bugie e contraddizioni sono ormai all’ordine del giorno, cercando di camuffare un’azione di Governo miope che non ha ancora proposto un piano a lungo termine né per lo sviluppo economico, né per la sostenibilità del territorio, un’azione di Governo che sperpera fondi pubblici e continua ad operare come se fossimo negli anni ’90.
Repubblica Futura manifesta la sua totale contrarietà a questo modus operandi e ad una decisione come quella presa sul Piano Regolatore, che oltre a gettare nuovamente in cattiva luce San Marino, non è altro che la dimostrazione che questo Governo non sta facendo nulla nell’ottica di assicurare un futuro alla nostra Repubblica, ma pensa soltanto a perseguire una azione politica che mette al centro gli interessi di qualcuno, ma MAI quelli del Paese.
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