Gli avvocati difensori

Gli avvocati difensori

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Dopo il comunicato di Repubblica Futura sugli immacolati di Rete, sono scesi in campo gli avvocati difensori dei bolscevichi nostrani.

Uno di essi si chiede se RF abbia comprato la pagina de L’Informazione (giornale che ha pubblicato il comunicato) o il pezzo sia stato scritto da un giornalista. A parte che i comunicati di Rf li scrive Rf, il soggetto si guarda bene dall’entrare nel merito dell’articolo, cioè commentare il fatto che Rete abbia qualche personaggio ingombrante candidato alle elezioni. E si produce in uno scritto senza capo né coda appellandosi alla dignità (quella che dovrebbe avere Rete?). 

Un altro, che è consigliere di Rete, manda a dire (e il destinatario è RF) che è facile definirsi puliti quando il Tribunale non è (secondo lui) imparziale. Quel consigliere, che non avevamo citato nel nostro comunicato sugli immacolati, è un altro dei candidati di Rete che ha avuto qualche problemino con la giustizia. E’ proprio per questo che ce l’ha con i giudici?

Il terzo che scende in campo a difesa di Rete è nientepopodimeno che Emilio Della Balda. Il quale sostiene, attraverso uno dei suoi soliti pistolotti da guru logorroico, che Rete ha contrastato l’assalto dei rissaioli apini e ne è uscita a testa alta.

Se uscire a testa alta significa candidare alle elezioni un manipolo di condannati in sede penale e di rinviati a giudizio, lasciamo ad altri ogni commento.

Aggiungere poi – come fa il guru – che sarà Motus Liberi, insieme a Rete, il perno del cambiamento, è scivolare su una buccia di banana chiamata Gabriele Gatti, visto che è proprio quest’ultimo a rivelare che Motus Liberi è una sua creatura! Proprio un bel cambiamento!

E se ci fosse qualcuno che si stupisce degli sgangherati sproloqui del predicatore nazionale, consigliamo di leggersi ciò che scrive il giudice Felici nella sentenza di primo grado relativa al “processo Mazzini”, a pagina 613, su Della Balda presidente di Banca Commerciale Sammarinese (e non è l’unico riferimento della sentenza su Della Balda):

Altro soggetto ingaggiato da Bruscoli in forza di pregresse amicizie con Giuseppe Roberti, non per merito quindi, è stato Emilio Della Balda.

Egli stesso ha dichiarato di essersi limitato al disbrigo di incombenze secondarie e puramente formali e di non aver effettuato alcuna verifica o controllo ulteriore rispetto a quelli condotti in seno alle riunioni del consiglio di amministrazione.

La sciatteria ed il lassismo, che hanno contraddistinto anche il suo operato, gli hanno però fruttato l’attribuzione dell’ulteriore ruolo di presidente di Banca Commerciale Sammarinese (ovviamente su proposta dei soliti Bruscoli e Tortorella). Il suo operato presso l’istituto bancario non si è dimostrato più accorto e diligente: neppure sollecitato ha abbandonato lo stato di noncuranza nei confronti delle vicende interne dell’istituto finanziario”.

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