Un governo in catalessi. E il progetto Paese?

Un governo in catalessi. E il progetto Paese?

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Finita la settimana del Meeting, il governo continua a tessere relazioni internazionali ai massimi livelli.
Il Segretario di Stato con delega all”Expo’, per esempio, ha iniziato gli allenamenti per i prossimi viaggi a Dubai.
Ha incontrato infatti un duo comico con qualche pesante trascorso nella criminalità organizzata, ha fatto visita al sindaco di Saludecio e non si è lasciato sfuggire la grande occasione di un salto in Puglia per vedere Al Bano Carrisi e poi il sindaco di Brindisi che, nell’occasione, è stato invitato ufficialmente a visitare San Marino.
Un globetrotter, il nostro, impegnato a sostenere lo sviluppo del turismo in prima persona, come dimostrano queste importantissime trasferte.
All’attivismo di Pedini Amati si accompagna quello del Segretario di Stato per l’Istruzione, segnalato – per la verità – più a cavalcioni della bicicletta con caschetto che in ufficio, e letteralmente sparito quando siamo alla vigilia dell’inizio del prossimo anno scolastico.
Mentre in tutto il mondo si stanno mettendo a punto le misure più idonee per riaprire le scuole in sicurezza, a San Marino – paese COVID free come ha detto Ciavatta – non servono particolari cautele.
Tutti insieme sugli autobus mentre sui distanziamenti si sa poco o nulla perché ci affidiamo speranzosi a una delibera del Congresso di Stato.
Gli altri otto congressisti non sono pervenuti.

All’inizio del mese di settembre il governo si conferma in totale catalessi, soprattutto per gli incentivi in favore dei settori economici.

Qualche esempio?
  • In Italia l’incentivo al 110% sta sostenendo il settore edilizia, a San Marino si sta pensando a una nuova patrimoniale.
  • In Italia gli incentivi sostengono il settore dell’auto, a San Marino si alzano i costi dei bolli.
  • In Italia si discute su come impiegare i miliardi elargiti dall’Unione Europea, a San Marino ci spelliamo le mani per i 100 milioni a sostegno del solo sistema bancario e applaudiamo la Tomassetti quando invece dovevamo solo ringraziare BCE che, per nostra fortuna, ha deciso di finanziare una serie di Stati non membri dell’UE di cui San Marino è stato l’ultimo.
Prima o poi la campanella della ricreazione suonerà e il governo dovrà, si spera, incominciare a lavorare e a proporre politiche per rilanciare il paese, sostenere l’economia e garantire le imprese non facendole delocalizzare. 

Non c’è uno straccio di progetto, le poche cose portate avanti o sono il compimento di attività avviate nella scorsa legislatura oppure piccole bandierine piantate qua e là (Pedini docet) senza alcuna logica di prospettiva.

Fa impressione che ancora si inneggi agli insuccessi della legislatura precedente per nascondere la desolante verità: che governo e maggioranza brancolano nel buio e che, a parte il patto di ferro fra Roberto Ciavatta e Giancarlo Venturini – garantito da importanti sodali – non c’è nessun elemento progettuale per il futuro se non il lancio, come messaggio di felicità, dell’avvio di una fase luminosa con i giochi di luce che chiudono la rumorosa fase dei botti (magari verrà dato un bonus-riconversione a chi vende materiale pirotecnico per distribuire lampadine e led).
Repubblica Futura intende esprimere di nuovo forti preoccupazioni per i mesi futuri, perplessità su come si stanno non gestendo passaggi epocali e per le intimidazioni che governo e sottobosco del governo stanno quotidianamente mettendo in atto a carico di chi ha l’ardire di pensare con la sua testa e di scrivere la verità sulle gravi vicende della giustizia.
L’auspicio è che il Segretario per l’Expò, di ritorno dalla missione pugliese, riesca almeno a portare a San Marino Al Bano per un concerto in cui, intonando “Nostalgia canaglia”, qualche guru dell’attuale governo piangerà di commozione per la felicità di essere tornato in sella come nei “micidiali” anni novanta.
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