Il Segretario Ciavatta spieghi quello che sa

Il Segretario Ciavatta spieghi quello che sa

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Quando si vuole stravincere, a volte si rischia di perdere.

Non si potrebbe definire diversamente l’intervento del Segretario di Stato Roberto Ciavatta nella seduta consiliare del 29 Ottobre scorso quando, durante il dibattito sulla relazione della Commissione di Inchiesta su Banca Cis e con parole come sempre pronunciate con la bava alla bocca, ha pensato bene di colpire ad ampio spettro.

L’applauso trasversale e spontaneo di alcuni consiglieri al termine del suo eloquio, siamo certi abbia creato qualche ulteriore imbarazzo nei vertici dei partiti alleati di Ciavatta.

L’intervento, infatti, ne aveva un po’ per tutti. 

Certo, la parte più ampia è stato il trito e ritrito attacco ai reduci di Adesso.sm accusati, con le canoniche falsità ripetute da anni, di ogni nefandezza possibile, usando i soliti toni aspri e rudi utili a tornare sul terreno più congegnale a Rete (quello dell’attacco agli altri senza mai guardare a sé stessi) ed a tenere alto il morale della sua truppa, un po’ abbattuto da mesi di inconcludenza governativa e da una alleanza molto scomoda.

Ma Ciavatta non si è accontentato di vincere, ha voluto stravincere. Ed allora ha pensato bene di lanciare qualche bordata anche ai suoi stessi alleati, con il solito stile retino del “dico non dico”.

In 30 secondi di intervento, Ciavatta ha condensato tre frasi significative: ha detto che ci sono “incontri continui fra i tangentari, il più gran tangentaro di San Marino, e Fiorenzo Stolfi, che si incontrano tutti i giorni e si incontrano anche con politici che gli danno credito”; ha detto che c’è ancora “Gabriele Gatti che entra nelle sedi istituzionali”; e infine che vi sono “persone che richiamano tanto le mazzette che ancora incidono sulle relazioni e sulle mozioni conclusive dei partiti di quest’aula”.

Zero spiegazioni sui riferimenti di tali frasi generiche, ma sappiamo che Ciavatta e Rete sono abituati all’allusione senza essere mai precisi, è il loro modo di essere e di comportarsi.

Ma Repubblica Futura è un partito curioso: siccome stiamo parlando di un Segretario di Stato e non dell’avventore di un bar (con tutto il rispetto per questa categoria di persone), crediamo sia doveroso spiegare dettagliatamente cosa sappia il Segretario Ciavatta.

Abbiamo dunque presentato una interpellanza per sapere:

  • a chi si riferisca Ciavatta quando parla di “tangentari”, del “più grande tangentaro di San Marino” e chi siano “i politici che gli danno credito”;
  • in quali sedi istituzionali entri Gabriele Gatti (forse in qualche Segreteria di Stato?), quante siano state tali entrate e se, in quelle occasioni, Gatti abbia incontrato membri del Congresso di Stato o consiglieri;
  • quali siano le persone che richiamano le mazzette, a quali passaggi delle relazioni e mozioni conclusive su cui incidono ed a quali partiti si riferiscano (forse alla Democrazia Cristiana, visto è l’unica ad avere celebrato un Congresso in tempi recenti?).

Infine abbiamo chiesto se il Segretario abbia sporto denuncia in Tribunale qualora in tali incontri o “incidenze” possano configurarsi ipotesi di reato; oppure, se ciò non fosse, se almeno abbia verbalizzato o reso note in Congresso di Stato tali informazioni – come era suo dovere – ed in quale data lo abbia fatto.

Pretendiamo risposte precise e circostanziate perché i casi sono due: o il Segretario dice sciocchezze al microfono del Consiglio Grande e Generale oppure ci sono cose che i sammarinesi devono sapere, in fretta.

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