Il meno e il peggio

Il meno e il peggio

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Nel mezzo della pandemia, mentre nella vicina Italia si guarda con preoccupazione ad una possibile terza ondata; mentre non si sa nulla del prestito ponte da 150 milioni di euro contratto con la Cargill; mentre si parla di nuovo debito, sotto forma di un bond da 300 milioni; mentre siamo su tutti i giornali internazionali per lo sputnik V ed i vaccini che non arrivano; mentre su Europa e politica estera è calata una cortina di silenzio; mentre dei ristori si è persa ogni traccia, salvo qualche dichiarazione strampalata; mentre del sistema bancario non si sa più nulla… nel prossimo Consiglio si parlerà di: regolamento consiliare.

Pare davvero incredibile, ma è così.

Intanto si apprende che, con mesi di ritardo, il Congresso di Stato, dopo la misera fine del protocollo con l’Italia per l’approvvigionamento dei vaccini – probabilmente per le continue figuracce inanellate per decreto dal nostro governo – sta cercando spasmodicamente altre vie. Vie che magari, se percorse per tempo, avrebbero dato frutti. Si apprende anche che i Congressi di Stato ormai si fanno nei bar, ed alcuni Segretari si insultano sorseggiando un caffè a favore di pubblico (la tanto decantata trasparenza!).

E mentre i panni sporchi si lavano al bar – una delle pochissime novità di questo governo – sul resto rimane il segreto. Guai a parlare delle prospettive economiche del Paese. Guai a chiedere che ne è stato del bando per le infrastrutture turistiche (ricordate? quello che chiedeva ai possibili investitori di depositare 50 milioni di euro in una banca di San Marino, così per iniziare con il piede giusto…). Guai a chiedere cosa sia andato a dire il governo al Fondo Monetario Internazionale! Guai a pretendere, come sarebbe sacrosanto diritto – non dei Consiglieri ma di tutti i cittadini – di vedere il contratto stipulato con la Cargill!

Non bisogna disturbare il manovratore che, per la verità, pare avere le idee un poco confuse sulle vie da intraprendere.

In tutto questo marasma, creato ad arte dalle incompetenze del governo, ci si sente solo rispondere: “meglio di così non si poteva fare” oppure “sono momenti complicati, poi c’è anche il Covid”… Noi crediamo davvero che ormai tutti i Cittadini siano stanchi di scuse e ritardi e siano convinti che il governo dovrebbe smettere di fare poco, o di fare meno e peggio, e dovrebbe finalmente battere un colpo.

Ci sarebbe piaciuto che in questo Consiglio si potesse parlare di prospettive economiche, di infrastrutture, di politica estera, di come rilanciare il nostro sistema bancario e finanziario, temi sui quali l’opposizione avrebbe potuto e voluto fare delle proposte per garantire un futuro al Paese, come già fatto con senso di responsabilità nel corso della discussione dell’ultima finanziaria, sperando magari di non vedersele bocciate senza nemmeno lo straccio di una analisi, come avvenuto finora.

Ci saremmo aspettati che finalmente il governo ci dicesse – bontà sua – quali sono i termini del contratto con la Cargill e quanti milioni ha speso in consulenze di lusso. Ci saremmo aspettati, infine e soprattutto, che il governo comunicasse una data certa e precisa per l’inizio della campagna vaccinale.

Nulla di tutto questo. Anche nel prossimo Consiglio ci sarà poco o nulla se non un progetto sulla gestione degli NPL, sicuramente portato all’insaputa della stessa maggioranza.

Purtroppo a rimanere delusi e scossi da questi comportamenti, temiamo, non saremo solo noi ma anche tutti i cittadini.

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