Congresso MOTUS: intervento di saluto di Mara Valentini

Congresso MOTUS: intervento di saluto di Mara Valentini

Congressi, News

Gentilissimo Presidente,

Signore e Signori Delegati,

Gentilissimi Ospiti,

 

Nel panorama scaturito dalle ultime elezioni, Motus Liberi si è affermata ed ha guadagnato un ruolo oneroso, entrando in parlamento e contribuendo a formare una ampia maggioranza.

Ci tengo a dire da subito l’apprezzamento personale della nostra forza politica per i vostri rappresentanti istituzionali, dei quali abbiamo rilevato correttezza e disponibilità al confronto.

Lo dico nel pieno rispetto dei ruoli che oggi rispettivamente siamo chiamati a ricoprire (maggioranza, voi; opposizione, noi) e senza dare adito a teatrini della politica inutili e stanchi.

RF è collocata all’opposizione in questa legislatura, svolgendo il suo ruolo in maniera ferma e determinata. In una visione prospettica, siamo molto preoccupati per la situazione generale del Paese, caratterizzato da molti gravi problemi per i quali l’attuale Governo si è dimostrato incapace di mettere in campo concrete soluzioni.

L’altissimo indebitamento estero, gli evidenti consistenti squilibri del bilancio pubblico, la perdurante mancanza di riforme di sistema, il progressivo deterioramento dello stato sociale, la mancanza di accordi internazionali strategici, il malfunzionamento del nostro sistema di giustizia pongono pesanti ipoteche sul futuro del Paese.

Vista la grave situazione in atto, RF crede sia necessario mettere insieme le risorse migliori della nostra società per costruire un percorso virtuoso, non certo facile, che possa mettere in sicurezza la Repubblica e creare nuove opportunità per tutti, a cominciare dalle giovani generazioni.

A poco può servire, a questo fine, la frammentazione ormai dilagante anche a livello delle forze politiche.

L’attuale legge elettorale ha favorito la formazione di una maggioranza dagli ampi numeri, ma senza coesione e senza una visione comune. L’incapacità e l’autoreferenzialità del Governo e della maggioranza che lo sostiene hanno portato indietro, per molti versi ed in diversi campi, le lancette della vita democratica e della serena convivenza nella Repubblica.

Non abbiamo compreso le ragioni della vostra alleanza elettorale con Rete, lo diciamo francamente. Non comprendiamo neppure perché continuiate a restare in una maggioranza che ormai ha chiarito, da un lato di non riuscire a fare le cose che servono al Paese, dall’altro di tollerare con sufficienza la vostra compagnia.

Certo, pensare alle leggi sulla giustizia, alle nomine del Collegio Garante, alla scelta del debito pubblico estero (con le modalità con le quali è stata realizzata), o ancora al disastro continuo della Sanità, ci rattrista molto ed accresce costantemente la nostra preoccupazione per la tenuta dello Stato di diritto e della sostenibilità della nostra stessa Repubblica.

Il vostro supporto a questi provvedimenti, seppure forse non convinto e dettato magari da logiche di maggioranza, ci ha profondamente colpiti. E -sia chiaro- lo diciamo con la convinzione e la forza di chi ha compiuto una profonda autocritica sul proprio recente operato, dato che, noi stessi, nella analisi che abbiamo sviluppato dopo il voto, abbiamo individuato errori commessi nella passata legislatura, dei quali faremo certamente tesoro.

Non siamo qui, comunque per rinfacciarci a vicenda scelte, più o meno corrette, siamo qui per guardare al domani, per guardare al futuro. Già nei nomi delle nostre forze c’è un afflato di progettualità, una voglia di guardare avanti per riuscire a dare alla Repubblica una prospettiva possibile, una speranza, di potersi scrollare definitivamente di dosso logiche e metodi del passato e puntare a traguardi importanti, il che coincide, ormai -questa è una amara considerazione, smorzata appunto dalla forza della speranza- con la sopravvivenza stessa del nostro Paese.

Non sappiamo quanto ancora durerà questo Governo. Ormai è chiaro, specialmente ai Cittadini, che non sarà in grado di fare le cose delle quali il Paese ha bisogno. È giunto il momento di guardare avanti. Repubblica Futura crede sia di fondamentale importanza pensare al domani, pensare al futuro, mettendo insieme le forze e le idee, le energie migliori, prima che sia tardi.

Noi rivolgiamo, oggi, questo auspicio al vostro partito. Troppo tempo è stato sprecato inutilmente. Il vostro Congresso è un momento importante, per riflettere sul presente e sulle scelte per il futuro del Paese. Se vorrete ragionare su questo terreno avrete in Repubblica Futura un interlocutore affidabile e attento.

Buon lavoro.

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