BILANCIO CON DATI A SCELTA, PECCATO CHE SIA QUELLO DELLO STATO

BILANCIO CON DATI A SCELTA, PECCATO CHE SIA QUELLO DELLO STATO

Con le delibere n. 18 del 2 Agosto e n.  47 del 22 agosto scorso il Congresso di Stato ha disposto un aumento delle spese del bilancio pubblico per circa 68 milioni a titolo di maggiori stanziamenti in favore dei Fondi pensione (+27.051.200,00) dell’AASS (+1.039.638,41),  per le Politiche attive per il lavoro(+507.358,66), per finanziare gli interventi in favore di coloro che hanno subito perdite economiche a seguito di frodi o truffe finanziarie (+15.577,69), per effettuare i rimborsi delle imposte da parte dell’Ufficio Tributario (imposte varie +2.100.000,00 e imposta monofase +25.800.000,00) e per l’aumento del Fondo Svalutazione Crediti (+12.209.413,97).

Il fatto sconvolgente è che tali spese non troveranno mai imputazione nei bilanci di previsione ed assestamento che sono oggetto di discussione ed approfondimento nell’aula consigliare e che rappresentano la previsione della linea economica che maggioranza e Governo intendono seguire durante l’anno di riferimento. Tali spese sono riferite al bilancio dello Stato per l’anno 2021 ed essendo già nella metà dell’anno successivo non è più possibile adeguare gli stanziamenti nel bilancio di previsione di competenza; il Governo ha quindi deciso ad agosto 2022 di imputare ben 68 milioni di spese pubbliche riferite all’anno 2021 nel bilancio consuntivo che verrà chiuso alla fine dell’anno.

Ovviamente ci chiediamo se tali spese sono già state sostenute nel 2021 senza essere comunque state previste a tempo debito nel bilancio dello Stato, come mai tali esigenze si sono manifestate solo nell’estate dell’anno successivo?

Quello che è certo allora è che il bilancio previsionale dello Stato per l’anno 2021 va considerato come un mero esercizio contabile, un bilancio con i dati a scelta per l’appunto, visto che è così semplice aumentare le spese per più di 60 milioni con una Delibera di Congresso nell’anno successivo con effetti retroattivi sul bilancio 2021. È utile ricordare che l’ultimo bilancio di previsione per l’anno 2021 è stato assestato, e cioè sono state aggiornate le relative entrate e spese, con la Legge 29 ottobre 2021 n.183 per cui è normale chiedersi se a due mesi dalla chiusura dell’esercizio nessuno era al corrente delle maggiori spese che in quell’anno si sarebbero dovute sostenere, per poter approfondire tali temi anche in Consiglio e valutarne l’opportunitàinvece di trovare il nuovo disavanzo pubblico ormai a cose già fatte. Viene svilito il ruolo del Consiglio Grande e Generale, che rappresenta tutti i Sammarinesi, in quanto vengono annullati i poteri di controllare e decidere come vengono spesi i soldi di tutti noi, non sottoponendo preventivamente al vaglio dell’Aula le spese da sostenere.

Spaventano in particolare i quasi 26 milioni di euro non precedentemente stanziati a titolo di rimborso monofase, visto che tutti ci ricordiamo quanta attenzione era stata posta sul tema durante gli anni, anche attraverso l’istituzione di una commissione di indagine amministrativa.

Ad ogni modo l’imputazione a bilancio retroattivamente per importi di questa portata è un fatto gravissimo che può essere conseguenza inconsapevole dell’errata stima delle spese effettuata dagli Uffici pubblici o può essere scelta ben precisa di approvare un bilancio di previsione, che viene analizzato non solo dall’Aula consigliare ma anche dagli organismi interazionali e dai mercati, con ben 60 milioni di spese in meno che magicamente troveranno imputazione solo nel rendiconto annuale che si chiuderà a Dicembre 2022 ad un anno di distanza dall’effettiva maturazione della spesa stessa.

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