Repubblica Futura incontra governo e maggioranza sulla Riforma IGR.

Repubblica Futura incontra governo e maggioranza sulla Riforma IGR.

Nella giornata di ieri Repubblica Futura ha incontrato il Congresso di Stato e la maggioranza per un primo confronto sulla proposta di riforma dell’imposta generale sui redditi, avviata all’iter istituzionale nel mese di luglio.

RF apprezza l’iniziativa della Segreteria di Stato per le Finanze e la road map che prevede incontri prima dell’approvazione finale della riforma. Chiari anche gli obiettivi: ottenere un gettito aggiuntivo rispetto all’attuale di circa 15/20 milioni di euro.

RF però non condivide l’impostazione del provvedimento.

“Non capiamo perché se nel 2024 in fase preelettorale la riforma IGR non era una possibilità manifestata agli elettori, oggi lo è diventata, insieme all’intenzione di contrarre altro debito pubblico per fare investimenti. Ci pare poco serio addolcire la pillola per ottenere consenso alle elezioni e poi dodici mesi dopo presentare il conto ai cittadini”, afferma il Coordinare di Repubblica Futura Marco Podeschi.

“RF non si sottrae al confronto ma su un tema del genere è difficile fare proposte, non condividiamo il testo di legge nell’impostazione generale in quanto non sostiene il ceto medio, manca di interventi per il sostegno alle famiglie, fa differenze in termini di tassazione fra lavoratori”, afferma Sara Conti membro di Repubblica Futura della Commissione Finanze e Bilancio.

“Dal governo ci aspettiamo un atteggiamento più rigoroso rispetto alla spesa pubblica. Ci sono state fasi storiche in cui l’approccio al tema spese e tassazione è stato più responsabile; a questo aggiungiamo i pericoli latenti rispetto ad alcune volontà espresse dal governo di contrarre debiti con soggetti esteri che hanno una collocazione geopolitica molto diversa rispetto a quella tradizionalmente tenuta dalla Repubblica di San Marino, che in questi giorni celebra il 50 anniversario della firma dell’atto finale di Helsinki”, afferma Fernando Bindi.

Non è eticamente corretto chiedere un solo euro in più di tasse ai cittadini a fronte di spese del governo ingiustificabili, progetti costosi e non condivisi con la collettività, idee strampalate come il prestito arabo a condizioni di favore caldeggiato dal solista del Congresso di Stato che a tutti i costi vuole la sua pista di atterraggio a Torraccia.

RF ha fatto una serie di osservazioni su alcuni punti della spesa pubblica, indicazioni rispetto a norme che andrebbero modificate, necessità di una semplificazione fiscale ed espresso preoccupazione rispetto a come sarà strutturato l’ICEE, strumento che ha l’obiettivo dell’equità nell’erogazione di contributi pubblici e servizi ma che si può trasformare in una ulteriore miniriforma fiscale il cui onere ricade sulle famiglie.

C’è poi il punto della contingenza internazionale e gli impatti che essa potrà avere sulla capacità di spesa delle famiglie. I dazi imposti dagli USA all’Unione europea avranno un impatto anche sui consumatori sammarinesi e questo è un ulteriore elemento di riflessione prima di varare la riforma fiscale.

“Il nostro è un approccio serio e concreto che chiede al governo di cambiare atteggiamento sulla spesa pubblica, condizione preliminare prima di affrontare un aumento delle tasse, molto poco opportuno in questa fase storica”, è il commento finale del Coordinatore di Repubblica Futura Marco Podeschi.

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