Rallylegend, un evento sfuggito di mano.

Rallylegend, un evento sfuggito di mano.

A San Marino guai a toccare il Rallylegend, una manifestazione che travalica la dimensione del nostro Stato.

La Repubblica invasa dal pubblico, quest’anno si parla di 100.000 persone, curiosamente la stessa cifra – 100.000 euro – che il governo ha erogato alla manifestazione.

Un segnale chiaro dal Segretario di Stato per le Finanze. 

I soldi ci sono, la delibera è stata adottata il giorno prima dell’inizio dell’evento con una programmazione della spesa da barzelletta. 

Ma questo è il nostro governo, va al Legend in 500 a vendere i libri e la notte sui canali social governativi ci sono auto riprese in inseguimenti fuori legge.

Un pastrocchio totale nel quale l’impressione è che mentre in Europa c’è una forte attenzione agli eventi pubblici in materia di sicurezza, da Dogana in su parte lo show fra fiumi di birra, fumogeni, comportamenti da gironi danteschi, incendi, petardi.

Repubblica Futura si rallegra per il fatto che organizzatori sammarinesi sono riusciti a creare e a portare l’evento a una dimensione mondiale. Ci sono però alcuni punti sui i quali va fatta una riflessione.

Un accodo pluriennale con gli organizzatori rispetto al quale siano chiari i costi per lo Stato e gli investimenti che andrebbero fatti per aumentare la sicurezza, rendere sostenibile l’evento, estendere i benefici e gli effetti non solo ad un week end ma a tutto l’anno, appare ormai necessario. La delibera del Congresso di Stato da 100.000 euro del 30 settembre è un segnale dell’improvvisazione con la quale il governo sta gestendo la cosa.

Occorre inoltre valutare eventuali limiti di accesso alla Repubblica per quanto riguarda gli spettatori. Ogni evento ha sempre un limite massimo di presenze gestibili senza grossi problemi. E poi la sostenibilità anche in termini ambientali. È inutile che Bevitori vada a Osaka a parlare di transizione ecologica e in una settimana fra scarichi di auto, fumogeni, incendi, fuochi, inquinamento sonoro, deiezioni del pubblico, rifiuti, ci giochiamo un anno di risparmio.

Urge realizzare uno studio per valutare gli indotti della manifestazione e valutare quali possono essere le aree in cui incrementare i ritorni per la Repubblica, migliorando anche l’esperienza per i partecipanti e il pubblico a cui va garantita la massima sicurezza.

In ultimo, non per importanza, ci sono residenti che fanno dei sacrifici per ospitare l’evento ed altri rally che si svolgono nella nostra Repubblica.

Nel mondo si lavora per programmazione, per ottimizzare gli investimenti e ridurre l’impatto negativo sulla popolazione che in alcune zone del territorio inizia a essere importante.

A giudizio di Repubblica Futura è necessario un approccio nuovo rispetto ad un evento che comincia a sfuggire di mano e che rischia di essere un colossale boomerang per l’immagine del Paese.

In questo rileviamo come il governo sia totalmente inesistente.

L’unico intervento è stato quello di elevare il contributo annuale a 100.000 euro. Evidentemente per Gatti è chiaro che aumentando le tasse i soldi ci sono e magari i rally sono un settore nel quale fare i famosi investimenti con i soldi che prenderà dalle tasche di pensionati, lavoratori e imprenditori.

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