Leggendo il comunicato stampa del Partito dei Socialisti e dei Democratici sulla sentenza della vicenda Varano c’è da restare allibiti, rispetto al senso e al contenuto.
Non ci è dato sapere se in via Piclaria 12 a Murata, hanno aggiornato calendari ed orologi o se il caldo ha dato alla testa.
Repubblica Futura ritiene che la storia non si scriva con i comunicati stampa o le invettive lanciate dopo diciassette anni durante i quali, peraltro, ci sembra che qualche uomo di punta del PSD abbia avuto un po’ di grane con la giustizia.
Se il problema politico per il PSD, come ci pare di capire, è la fine dell’esperienza del governo del 2006 e il successivo assetto politico, è ora che i compagni se ne facciano una ragione.
Poi omettono stranamente di dire che il PSD ha fatto parte della coalizione di governo dal 2012 al 2016 in cui gesti’ – nientemeno – la Segreteria di Stato per le Finanze ed in cui, di sicuro, poteva fare tante cose che non ha fatto e probabilmente metà delle cose citate nello strampalato comunicato potevano essere evitate. Come proporre e sostenere il duo Grais-Savorelli, per esempio. Oggi, in perfetta continuità, il PSD inneggia all’attuale dirigenza di Cassa che su parte degli NPL non Delta ha messo insieme qualche responsabilità…
Cari compagni, se intendevate integrare Cassa di Risparmio nel mercato unico europeo potevate farlo negli anni in cui avete avuto la delega alle Finanze e oggi, anziché nascondervi nella politica machiavellica dell’attuale inquilino del piano terra di Palazzo Begni, potreste alzare la testa e capire come forza riformista ed europeista che i vostri alleati stanno sgretolando il Paese. Mentre voi siete ancora impegnati in invettive strampalate, gli altri fanno la riforma IGR e usano la più antica banca della Repubblica come un bancomat, magari per ristorare a vostre spese qualche amico nel CdA o sistemare come dipendente un fedele vassallo politico. Ma questa è un’altra storia che voi non potete raccontare per non mettere a rischio le poltrone di governo.