Maggioranza e governo fuori controllo

Maggioranza e governo fuori controllo

Gatti se la ride guardando la delegazione del Fondo Monetario Internazionale. 

Bevitori tornato dal Giappone con la sua folta delegazione, ha scoperto che 10.000 persone hanno protestato per la riforma IGR del suo governo.

Pedini Amati conta con il binocolo i turisti (in forte diminuzione) dalla funivia.

Stefano Canti tornato da Malta non dorme la notte pensando a come sbrogliare la bega del pedofilo.

Luca Beccari all’ONU gonfia il petto sul riconoscimento della Palestina, ottenuto, lo ricordiamo noi, grazie alle instancabili sollecitazioni dell’opposizione.

Libera, dopo le 10.000 persone in strada, riscopre l’anima sinistra e plaude rispetto all’arresto della riforma IGR (al governo non ci sono anche loro???).

Facce diverse, della stessa medaglia, confermano come governo e maggioranza siano fuori controllo.

Perso il contatto con la realtà. Sprezzo delle più comuni regole di buon senso e di bon ton etico ed istituzionale, la Commissione Finanze è stata gestita come una operetta in cui l’opposizione è stata resettata e Gatti – come un pugile suonato con alcuni badanti della maggioranza – fa incontri notturni, senza idee, dati, progetti. Mira di fatto a prendere solo tempo solo per spegnere la protesta, anche dei suoi elettori. 

Andare avanti ancora quattro anni così sarà dura per il Paese e i cittadini.

Capiamo che gli amici e parenti governativi hanno bisogno di campare, che ci sono tante consulenze ancora da erogare, che ci sono tanti viaggi e trasferte da fare e che fra poco si rincomincerà con le assunzioni nella PA.

Lo show del governo delle meraviglie deve andare avanti ma ricordiamo che San Marino avrebbe necessità di un governo serio, che lavori per i cittadini, con un approccio diverso alla gestione del Paese.

Il Fondo Monetario Internazionale fra le righe qualcosa qua e là dice:

“I rischi esterni al ribasso sono elevati, tra cui rischi geoeconomici, tensioni commerciali, volatilità dei prezzi delle materie prime e incertezza prolungata. L’esposizione diretta di San Marino ai dazi statunitensi è limitata, ma l’aumento delle tensioni commerciali potrebbe avere un impatto indiretto negativo attraverso i partner commerciali.”

Ed è interessante rilevare come il Segretario di Stato per le Finanze, di fronte alle stesse osservazioni fatte da RF negli incontri sulla riforma IGR, ci abbia liquidato con un sorrisetto, come se la San Marino del domani sia “cosa sua” e sotto una campana di vetro.

Aspettiamo di sapere come il governo e la maggioranza vogliono sbrogliare il pastrocchio IGR. Se la controriforma la farà il commercialista di Riccione e il 7 ottobre in Commissione governo e maggioranza ricominceranno con liti, siparietti, urli, fughe, minacce.

Repubblica Futura reclama chiarezza, rispetto dei cittadini, rispetto delle regole democratiche e del confronto, comportamenti istituzionali adeguati.

Se la maggioranza spera di superare indenne l’autunno con zig-zag politici e istituzionali si sbaglia. Sulla vicenda pedofilo attendiamo di conoscere il riferimento promesso in Commissione Affari di Giustizia e di sapere se ci sono responsabilità. Per RF non è certo finita qui.

Sulla riforma IGR il Segretario di Stato per le Finanze ha gettato la maschera. È inadeguato. I controlli si potevano fare da anni, così come evitare le società a reddito zero e senza dipendenti che lasciano solo debiti verso lo Stato. Le 10.000 persone in piazza hanno manifestato contro la “San Marino da bere” di Gatti, in cui alla fine pagano i pensionati, i lavoratori dipendenti e le aziende serie.

La gente chiede altro e Repubblica Futura se ne farà portavoce.

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