L’inaccettabile supercazzola del Congresso di Stato

L’inaccettabile supercazzola del Congresso di Stato

Dopo qualche giorno finalmente il Congresso di Stato si è svegliato. Ha attivato una imponente ricerca interna all’amministrazione – così dice – ed ha partorito un enorme topolino, zeppo di lacune e omissioni e ovviamente infarcito di “faremo”. Il Governo cade sempre dal pero e pare vivere in un mondo parallelo. E vorrebbe farci credere che viviamo tutti in un altro mondo.
Il Congresso di Stato si guarda bene però dal mettere per iscritto l’unica comunicazione che rileva: quando la Segreteria di Stato competente, il Tribunale o l’Amministrazione abbiano avuto notizia della condanna del soggetto sammarinese in Italia, ovvero se l’Italia abbia avviato una rogatoria a San Marino e quale ne sia stato l’esito.
Il soggetto, per giunta, sembra sia stato attenzionato dalla giustizia italiana già da anni. Come è possibile che le autorità sammarinesi non siano state contattate in quella circostanza? Da quando l’autorità giudiziaria sammarinese è venuta a conoscenza di questa realtà?
Ieri il Segretario Canti ha riferito alla Commissione Giustizia, viste anche le interpellanze di due forze di opposizione, tra le quali Repubblica Futura. Altre informazioni verranno fornite probabilmente, ma dal Congresso di Stato ci attendiamo risposte assai più forti ed autorevoli.
Si profilano, purtroppo, enormi responsabilità – non solo politiche – che vanno individuate. Questo è il momento di fare chiarezza celermente e di prendere le decisioni conseguenti.
Per troppo tempo l’incolumità dei nostri cittadini, per di più di quelli più fragili ed indifesi in virtù della loro giovane età, sono stati esposti a gravi rischi. Se qualcuno pensa di far finire a tarallucci e vino anche questa storiaccia, al motto “va tutto bene”, si sbaglia di grosso. Saranno i sammarinesi ad impedire questa tremenda ed inaccettabile eventualità.

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