Al comma comunicazioni nella seduta del Consiglio Grande e Generale abbiamo assistito alla solita esibizione delle tigri di carta della maggioranza.
Tigri aggressive nei modi, perfettamente addestrate nell’interdizione dell’avversario ma inutili dal punto di vista politico, se non nel dimostrare fedeltà al solito domatore.
Il consigliere Gian Nicola Berti è il Re delle tigri di carta. Peggior Segretario di Stato per gli Affari Interni supplente di sempre! Incapace di gestire le elezioni, con il tentativo di colpo di mano sul voto estero dopo il brindisino di Riccione. I poteri medio-deboli, di cui è servo e che difende politicamente, sono semplicemente o sono stati suoi clienti professionali. Uno che fa l’avvocato in Consiglio ed il politico in Tribunale, con risultati assai discutibili. L’ultimo dei giapponesi a sostenere false verità per nascondere il proprio nulla politico. Quello che su facebook insulta tutti e anticipa “verità” giudiziarie, note chissà perché sempre e solo a lui.
Urli e sceneggiate sono diventate la sua cifra politica per una presenza in maggioranza decisamente irrilevante, utile solo per attaccare Repubblica Futura.
Prima di avventurarsi in elucubrazioni su RF e sulle sue dinamiche interne, gli raccomandiamo di guardare in casa per vedere se Alleanza Riformista esiste ancora o si è già trasformata nel progetto a cui sta lavorando il suo grande sponsor occulto.
Siamo certi che nel 2029, o forse prima, il Re delle tigri di carta cambierà bandiera, per trovare una lista in cui candidarsi di nuovo, tornando magari nelle placide acque di via delle Scalette.
Repubblica Futura è molto tranquilla. Le interrogazioni presentate al governo, alle quali ci si risponde in ritardo, le facciamo per conoscere fatti e comportamenti che meritano attenzione.
Altre considerazioni fanno parte della mondezza politica che Berti è uso spargere, rilanciata da un sito web estero verso il quale Repubblica Futura qualche settimana fa ha presentato una diffida.
RF non si fa intimidire, non si fa dare lezioni da chi usa liste o coalizioni come una bicicletta; RF prende atto come a San Marino la legge sull’informazione è un optional per chi, al riparo di legislazioni compiacenti, tenta di influenzare il corso del Paese con silenti compiacenze governative.
La vicenda pedofilo, le ultime questioni giudiziarie, la disfatta sulla riforma IGR, la spesa pubblica mostrano come, nonostante gli sforzi della tigre di carta, lanciate dal sito web estero, governo e maggioranza sono alla frutta e il punto non è se ma quando questa sciagurata esperienza di governo terminerà.
LE TIGRI DI CARTA
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