Il ministro che “sborda”

Il ministro che “sborda”

Comunicati Stampa

Il 22 luglio 2024 ha giurato il Congresso di Stato. Sono passati dodici mesi, un lasso di tempo breve rispetto al quale la sessione consiliare del corrente mese di luglio ha già mostrato segnali inequivocabili di fine legislatura.
Fra riforma IGR che non tocca le tasche dei cittadini e imprese ma magicamente aumenta le entrate dello Stato; fra variazione di bilancio tecnica che in modo misterioso alza le spese in alcuni settori, comincia di nuovo a salire la pressione del primo ministro in pectore, Federico Pedini Amati.
Sbolliti gli ardori governativi (esteri? sport?) di dodici mesi fa, l’indomito Segretario di Stato per il Turismo, alla sua seconda legislatura, ha di nuovo gonfiato i muscoli, alzato i decibel e attivato la modalità minaccia.
Pedini è sempre più un uomo solo al comando e francamente dopo cinque anni di governo, a parte le trasferte, consulenze, spese varie, serate in smoking e una lunga serie di episodi grotteschi, si stenta a capire qual è il suo lascito al settore del turismo.
Negozi vuoti con cartelli affittasi o vendesi, ristoranti che aprono e chiudono, Nido del Falco cantiere all’aria aperta, sono il biglietto da visita del turismo sammarinese anno 2025, rispetto al quale il Segretario di Stato con delega al Turismo è sempre più avulso.
Con tutto ciò, se siamo ancora in un sistema democratico, riteniamo legittimo che Repubblica Futura, primo partito di opposizione, eserciti il proprio ruolo in Consiglio Grande e Generale.
Non ci facciamo intimidire dall’aumento dei decibel di Pedini, non abbiamo paura delle minacce di denunce che periodicamente evoca e non fa, né ci impressiona la postura istituzionale scomposta, più consona a un bulletto di quartiere che a un ministro (così il nostro premier in pectore si definisce da Dogana in giù).
In Italia scoppia un pandemonio se la moglie di un ministro supera la fila in aeroporto… qua siamo già oltre l’inimmaginabile. Il Segretario di Stato, alias ministro, fra un viaggio e l’altro trova il tempo di andare a Pechino e Parigi con la sua 500, fa un bando di concorso pubblico per diventare guardiacaccia e – non si sa come – lo vince, fa un salto in Consiglio Grande e Generale a fare due urli contro l’opposizione.
Ripetiamo un appello serio alle persone serie nel Congresso di Stato, nella maggioranza e nel PSD: fermatelo!! Non per Repubblica Futura ma per il vostro bene e per mostrare ai cittadini che le istituzioni e la politica sono una cosa seria.
Le sedute del Consiglio Grande e Generale non sono un circo per le recite di guitti e clown: non ci facciamo intimidire da chi scambia il governare con il comandare e intende le istituzioni come il suo personale parco giochi in cui fa quello che vuole, con arroganza.
Delle storielle del ministro i cittadini ne hanno le scatole piene. Gli arabi, Cipriani, le discoteche, i milioni di turisti e le corse in caratella hanno stancato, anche perché Gatti ci sta riportando tutti sulla terra facendoci capire che tutto questo cinema lo paghiamo noi cittadini con la riforma IGR o con i tassi di interesse del debito pubblico.
Se vogliamo presentarci uniti all’appuntamento con l’Europa, pronti alle sfide del futuro, i comportamenti bulleschi sono fuori luogo rispetto alle istituzioni e ai cittadini, che, ricordiamo, il 9 giugno 2024 non hanno votato tutti il primo ministro in pectore che ancora non ci risulta sia dotato di poteri speciali, assoluti.

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