Il futuro di Repubblica Futura non lo decide Pedini Amati

Il futuro di Repubblica Futura non lo decide Pedini Amati

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Sarà un caso ma l’ennesimo e confuso rimbrotto del Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati rivela come alcuni componenti del Congresso di Stato ormai sono sull’orlo di una crisi di nervi. Mentre ci sono membri di governo che si esercitano almeno nel cercare di mantenere il contegno richiesto dal ruolo o tentano di impostare nuovi approcci alle loro aree di competenza istituzionale, come il Segretario di Stato per il Territorio Matteo Ciacci, ce ne sono altri che annaspano.

Pedini è uno di questi. Alla seconda legislatura, lancia ancora anatemi contro Repubblica Futura (di cui non ha mai letto i risultati elettorali), manda ultimatum al suo partito, il PSD (partito sul quale è salito al volo da poco tempo), continua a incensare il prestito saudita come la soluzione dei problemi della Repubblica.

Ci si permetta una domanda (che diventerà prossimamente anche una interrogazione al governo): Pedini ha assunto impegni formali con l’Arabia Saudita circa la concessione di un prestito a favore di San Marino per la costruzione dell’aeroporto a Torraccia? Ha un mandato ufficiale del Congresso di Stato? I suoi colleghi sono d’accordo? I cittadini di Torraccia non contano nulla?

Se vogliamo volare alto, visto che Pedini ha la delega all’Informazione ma non sopporta l’ironia e la satira, la sua posizione è decisamente lontana da quella espressa nelle sedi istituzionali dai titolari degli Esteri e Finanze. Ci pare che l’impegno verso l’Unione europea ed anche il progetto di legge che la Segreteria di Stato per le Finanze sta portando avanti sui titoli di debito pubblico, siano all’opposto rispetto al Pedini-dogma, i soldi dall’Arabia Saudita.

Se poi un punto dolente è il dialogo istituzionale che Repubblica Futura intrattiene con le forze politiche favorevoli all’Accordo di Associazione, ci dispiace anche qui deludere il “signor ministro” come a lui piace definirsi.

Repubblica Futura privilegia il dialogo e il confronto sui temi rilevanti del Paese e il PSD è una delle forze politiche storicamente impegnate affinché San Marino abbia una proiezione europea.

“Il futuro di Repubblica Futura non lo decide Pedini Amati ma gli attivisti del movimento e i cittadini che osservano sempre più perplessi la convulsa postura istituzionale del Segretario per il Turismo”, afferma Marco Podeschi, coordinatore di RF.

“I cittadini di Torraccia meritano rispetto e onestamente non ci si può muovere con la leggerezza di un elefante su un tema così rilevante per gli abitanti di quella zona, premendo sul governo e con l’opinione pubblica per ottenere un prestito dall’Arabia Saudita per l’aeroporto di Torraccia. Non so se Pedini Amati parla con Marco Gatti ma nel primo incontro per la riforma IGR, presente anche la maggioranza, il governo ha manifestato altre esigenze rispetto alle priorità di investimenti infrastrutturali. RF ha sempre avuto un approccio laico al tema dell’aviosuperficie. Parlare di prestiti e investimenti senza sapere i risultati del bando internazionale emesso ormai anni fa, senza un progetto e senza un business plan, è segno di cialtroneria pressapochista”, afferma Nicola Renzi, presidente del Gruppo Consiliare di RF.

“Prendo atto che con Pedini Amati ho una forte differenza di vedute sulla collocazione geopolitica della Repubblica. Io guardo all’Europa. Per il resto visto che Pedini cita i dazi imposti dall’Amministrazione degli USA, mi piacerebbe sapere che posizione ha il suo governo su questo tema e se qualcuno nel suo governo, o lui stesso, abbia fatto una proiezione sull’impatto delle riforme IGR e ICEE, dell’inflazione e dei tassi USA, per le tasche dei cittadini. Penso che sarà ragionevolmente superiore al 1.5%, ma questo mi pare non rientri nello show del Segretario per il Turismo”, conclude Marco Podeschi.

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