Gatti verso i pieni poteri

Gatti verso i pieni poteri

Dopo la commissione finanze appena trascorsa il Segretario Gatti è sempre di più il dominus del governo e della maggioranza: potere assoluto e incontrollato sulle emissioni e sulla gestione del debito, vento in poppa per gestire i cordoni della borsa e mettere le mani nelle tasche dei sammarinesi.

Solo poche parole sul progetto di legge che modifica lo statuto di Banca Centrale. Nella passata legislatura, quando in commissione finanze sedevano alcuni Consiglieri di maggioranza che volevano almeno mettere qualche puntino sulle i, fu votato all’unanimità un odg per rivedere in maniera condivisa lo statuto di BCSM. Gatti non fa nulla per mesi, poi deposita una modifica in solitaria per cercare di sistemare i pasticci che avevano portato alla nomina di un Consiglio Direttivo in odore di illegittimità, poi il colpo di scena. Arriva in commissione con nuovi emendamenti che stravolgono completamente l’impostazione precedente (meno male!) e fanno in solitaria la riforma dello statuto di BCSM. Alla faccia della condivisione!

Gatti e la maggioranza si superano però con la legge sulle emissioni del debito pubblico. D’ora in poi il Segretario alle Finanze potrà emettere e gestire il debito pubblico – dopo che in assestamento o in finanziaria sia stato stabilito esclusivamente l’ammontare – come più gli piace, emettendo un semplice regolamento del Congresso di Stato. Insomma, il Consiglio sarà completamente esautorato da ogni possibile indirizzo o controllo sull’argomento (in precedenza le emissioni di debito erano fatte attraverso decreto).

Ma anche l’Italia fa così, ha tentato di dire qualcuno. Certo! Ma i paesi come l’Italia hanno un sistema di controllo amministrativo, tra uffici, bollinature e chi più ne ha più ne metta, che consentono un controllo capillare. Basta leggere la legge presentata da Gatti e si capisce invece che a San Marino gli uffici sono praticamente estromessi, e si devono limitare ad un parere (non vincolante!): incredibile!

E non basta, perchè a garanzia delle future emissioni ci saranno beni dello Stato, mobili ed immobili, salvo alcune eccezioni. Insomma, Gatti, tramite un semplice regolamento di cui sarà arbitro assoluto, potrà mettere in garanzia beni dello Stato, anche in barba alla legge dei 2/3 che impone che ogni alienazione di beni immobili dello Stato debba essere votata con questa maggioranza dal Consiglio Grande e Generale.

Infine due ultime chicche: Gatti potrà anche lanciarsi nel mercato dei derivati, ovviamente con le stesse regole (o meglio: non regole, elencate sopra); e… udite, udite: gli advisor, i grandi professionisti di cui, sempre in solitaria, deciderà di servirsi, saranno completamente esentati dal pagamento di ogni tassa o tributo. Non male!

Con questa ulteriore mossa il Segretario alle Finanze esce sempre più come il vero padrone della maggioranza, evidentemente intimorita ed incapace di mettere i doverosi paletti ad una azione sempre più spregiudicata e pericolosa.

Un’azione in barba anche alle normali regole di trasparenza. Cassa di Risparmio, di proprietà dello Stato, vende Kovanica Banka in cui il prezzo, gli acquirenti e le modalità sono top secret, ci pensa la Banca Centrale croata ad autorizzare. A San Marino, Gatti a parte, in pochi sono informati sull’operazione rispetto alla quale il Segretario di Stato per le Finanze agisce come se si trattasse di beni privati e non pubblici.

Probabilmente tutti si sono accorti che la tanto sbandierata età dell’oro che li ha condotti a vincere le elezioni, non solo è finita, ma non è mai esistita! Ecco allora che, invece di mettere in discussione le politiche dissennate che ci hanno condotto fino a qui, la maggioranza, in preda alle tensioni interne ed alla paura che salti tutto per aria, concede a Gatti i pieni poteri, peccato che tra essi ci siano anche quelli di mettere all’incanto il Paese e le mani in tasca ai sammarinesi.

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