La delibera del Congresso di Stato del 14 ottobre 2025 n. 2 – con oggetto “Progetto di sviluppo “SMaC 3.0” – è una delle tante perle della gestione gattiana del bilancio e non ce ne voglia il governo se ci permettiamo di svolgere qualche considerazione.
E’ normale in una equilibrata gestione del bilancio dello Stato, considerando entrate ed uscite, adottare un progetto di spesa senza avere soldi? Nel mondo ideale di Marco Gatti si’.
190.000 euro rispetto ai quali il Congresso di Stato manda “alla Ragioneria Generale dello Stato, in sede di Variazione al Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2025, di integrare lo stanziamento sul cap. 2-4-6465 “Trasferimento a Poste San Marino S.p.A. per acquisto beni strumentali San Marino Card” di euro 190.000,00 (centonovantamila/00).”
In sostanza, il 14 ottobre – mentre Gatti e Fabbri hanno la valigia in mano o magari sono già in volo per Washington – il Congresso di Stato con delibera del 30/09/25 n. 5, autorizza un progetto di spesa con soldi che al momento non ci sono.
Il tutto mentre lo stesso Congresso di Stato emette 50 milioni di debito pubblico (delibera n. 20 del 14/10/2025 “Adozione Decreto Delegato ”Emissione di titoli del debito pubblico – tasso fisso 2,00%, 23 dicembre 2026”), con decreto fatto ma subito modificato. Come si sa, la gatta frettolosa fa i gattini ciechi.
Il governo in meno di 24 ore, “valutata positivamente la proposta e la relativa pianificazione del Progetto “SMaC 3.0”, trasmessa con nota prot. n.689 del 13 ottobre 2025, che prevede la trasformazione del POS nello strumento principale di certificazione fiscale, mediante la nuova App SmPay, la quale consentirà di gestire, attraverso un’unica applicazione, le certificazioni fiscali relative a tutte le modalità di pagamento”, autorizza una spesa di quasi 200.000 euro, circa 1% dei venti milioni di tasse che Gatti ci imporra’ dal 2026.
E’ come se il CdA di un’azienda autorizzasse in meno di 24 ore un progetto dal costo importante ma senza soldi, confidando che la banca – in questo caso il Consiglio Grande e Generale – lo finanzierà.
Una corretta gestione del bilancio dello Stato si fa con la pianificazione delle spese, progetti che non si approvano in poche ore quando non ci sono i soldi.
Repubblica Futura esprime sconcerto e stigmatizza un metodo di governo scriteriato, poco rispettoso per i soldi che si chiederanno al Paese con nuove tasse, rispetto alle quali non si aspetta nemmeno di avere i soldi in tasca prima di spenderli.
Con Marco Gatti siamo ai debiti e alle cambiali, tanto alla fine pagheremo noi con le tasse.