12 milioni di euro per acquistare terreni in Italia

12 milioni di euro per acquistare terreni in Italia

Nel mese di luglio approdava in Consiglio Grande e Generale per essere ratificato il Decreto sulle tariffe sociali nel quale il Governo, all’ultimo minuto e in modo del tutto decontestualizzato, inseriva un emendamento che consentisse ad AASS di costituire società di diritto privato al fine di acquisire partecipazioni di società estere operanti nel settore della produzione di energia.

Poco tempo dopo si è saputo che AASS avrebbe effettuato un investimento di circa 12 milioni di euro per l’acquisizione di una società italiana, l’acquisto di terreni in provincia di Brescia e la realizzazione in quel sito di un impianto fotovoltaico.

Repubblica Futura non è aprioristicamente contraria a questo tipo di progetti: tuttavia è necessario che tali iniziative siano inserite in un piano strutturato che indichi chiaramente quale strada il Paese intende imboccare in campo energetico, per quanto riguarda l’approvvigionamento, la produzione da fonti rinnovabili e il conseguimento delle maggiori quote possibili di autonomia energetica. Il Governo manca totalmente di tale visione e progettualità, e l’importante investimento, avulso da qualsiasi strategia di prospettiva, desta profonde perplessità: perché si è immediatamente proceduto ad un investimento estero senza prima massimizzare la produzione interna da fotovoltaico su superfici pubbliche che avrebbero garantito quote di reale indipendenza energetica? perché non si è tenuto in conto delle indicazioni del Piano Energetico Nazionale che prescriveva, nel caso di investimenti fuori territorio, l’acquisto nelle aree ad alta produttività del sud Italia di impianti già realizzati per minimizzare i rischi? Quali alternative sono state valutate nella scelta della location in val padana, nota per antonomasia per le sue nebbie e non certo per l’esposizione solare? Perché la società acquistata è stata valutata 1.3 milioni di euro a fronte di un capitale sociale di soli 10.000 euro? Come sono state condotte le stime del terreno acquistato, valutato ben oltre il prezzo di mercato corrente? Perché la Commissione Parlamentare che per legge doveva autorizzare preventivamente l’accesso ai fondi da parte di AASS per l’investimento è stata invece coinvolta solo dopo la sottoscrizione delle offerte vincolanti? La società acquisita da AASS procederà all’appalto per la realizzazione dell’impianto (stimato in oltre 8 milioni di euro) in modo trasparente e secondo le norme sugli appalti pubblici, oppure, magari in favore di un appaltatore già noto, le scavalcherà in virtù della sua costituzione privata?

Queste ed altre domande sono state poste al Governo tramite una interpellanza depositata da Repubblica Futura e da tutte le forze di opposizione; su un investimento di tale portata con risorse pubbliche, in tempi in cui si sta pervicacemente tentando di mettere mano nelle tasche dei sammarinesi, la cittadinanza ha il diritto di vederci chiaro, malgrado la nebbia della val padana che avvolge tanto l’impianto fotovoltaico quanto le motivazioni di un Esecutivo alla deriva.

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