Nicola Selva sulla visita del FMI 2018

Nicola Selva sulla visita del FMI 2018

Nicola Selva

Dal dibattito di oggi sono rimasto particolarmente deluso perché di fronte a un problema strutturale del paese e di fronte a scelte che determineranno il futuro di San Marino mi sarei aspettato più disponibilità al confronto fra le parti politiche.

Il documento del FMI evidenzia molto chiaramente che San Marino si trova ad affrontare una crisi economica strutturale ed è necessario intervenire per non compromettere seriamente il futuro della nostra Repubblica.

La maggior parte degli interventi che ho ascoltato oggi, sono sempre orientati a cercare lo scontro o a fare il solito populismo. In questo storico momento invece servirebbe una grande consapevolezza della situazione  e cercare tutti insieme di dare risposte esaustive ai gravi problemi a cui siamo di fronte. Come ha già detto il mio collega Lonfernini mi sarei aspettato dall’opposizione interventi di più alto spessore.

Si è da poco conclusa la visita del Fondo Monetario che è stato  impegnato  in questi giorni in una serie di colloqui con le Autorità di Governo, i responsabili dell’economia e della finanza di San Marino.

Gli interventi del Fondo Monetario Internazionale sono spesso criticati ma ritengo che sia evidente che il Fondo ha anche svolto un ruolo di prevenzione della crisi, segnalandoci che serve un cambiamento rispetto al passato.

La crisi finanziaria generale di questi anni, poi trasformatasi in recessione economica, ha colpito duramente molti paesi, inducendo il Fondo Monetario Internazionale a prendere una serie di misure finalizzate a ristabilire l’ordine sui mercati finanziari e permettere all’economia reale di limitare i danni per poi rimettersi in moto. Gli interventi dell’FMI sono rivolti prevalentemente ai paesi più fragili ed esposti alla recessione, con programmi finalizzati a riportare i deficit pubblici su livelli sostenibili.

Dal 2008, le problematiche si sono manifestate in tutta la loro evidenza anche a San Marino. Molto è stato fatto per riaccreditarsi a livello internazionale ma non si era ancora avuto il coraggio di evidenziare la reale situazione della finanza privata.

L’avvio della Asset Quality Revew ha rivelato le fragilità del sistema finanziario sammarinese che, fino ad oggi ha generato, seri problemi sul fronte dell’erogazione del credito. L’attuale maggioranza ha cercato di fare il più possibile chiarezza, per capire quale è l’ordine di grandezza delle problematiche e quali interventi sono necessari per affrontarle. La delegazione del Fondo Monetario ha condiviso questa determinazione, riconoscendo all’attuale governo il coraggio sulla trasparenza per far emergere i dati reali.

Spesso qualcuno afferma che l’incremento del nostro debito, segnalato nella relazione del FMI, è stato generato nel 2017, invece va considerato che quegli scompensi sono frutto di una politica che da tempo non aveva affrontato il problema.

Questa maggioranza aveva di fronte a sé due strade: 

  • una, quella di continuare a nascondere i reali problemi e rimandarli a tempi migliori con il rischio che la situazione potesse degenerare a tal punto da diventare insostenibile.
  • L’altra, quella di portare a conoscenza i reali problemi e iniziare a risolverli.

La maggioranza ha scelto la seconda strada perché riteniamo che i problemi debbano essere evidenziati e risolti. Per questi motivi è stato illustrato al FMI la nostra proposta per il Piano di Stabilità su cui si sta lavorando, che contiene anche le riforme necessarie per contenere la spesa pubblica e rilanciare l’economia. Il FMI, come ha spiegato il segretario nella sua relazione, ha apprezzato la concretezza delle proposte che devono trovare l’attuazione nel corso del prossimo anno. Le riforme principali a cui si fa riferimento sono quelle della previdenza e delle imposte indirette.

Nello specifico il documento del Fondo Monetario è molto utile a interpretare e  valutare i rischi del nostro attuale sistema economico e riflette sui problemi a cui saremo esposti  nel prossimo futuro. Se vi sono divergenze di opinione riguardo l’intervento del Fondo monetario internazionale, sono sicuro che comunque, già oggi, dovremo compiere il primo passo importante verso le soluzioni di cui ha bisogno il Paese.

Il documento spiega molto chiaramente che nonostante la previsione di una leggera crescita dell’economia, la crescita rimane attualmente molto lenta. Questo è un dato di fatto che il governo intende responsabilmente riconoscere. Il Fondo quindi ci indica che è necessario ripristinare la fiducia e la solidità del sistema, affrontando con rigore, equilibrio e tempestività i problemi sistemici che ancora permangono nel sistema bancario.

Il completamento del processo di ristrutturazione del settore bancario rappresenta senza alcun dubbio la priorità nell’agenda politica del governo per il 2018. Sottolineo come ha già fatto il Segretario, Il FMI scrive testualmente “i problemi del settore bancario, accumulatisi nell’ultimo decennio, hanno comportato costi elevati per lo Stato”. La scelta del governo, è stata quindi quella di far emergere in modo chiaro e trasparente, la dimensione delle problematiche riguardanti il settore bancario.

Non entro nello specifico dei punti del documento ma mi limito ad evidenziarne alcuni aspetti importanti:

Il FMI ci indica che è necessaria una ristrutturazione profonda della Cassa di Risparmio. È necessario capire quali sono le reali perdite e gestire un nuovo capitale e tornare produrre redditività.

Tutte le banche dovrebbero avere piani finanziari volti a ridurre in modo significativo le sofferenze presenti. Avere la possibilità è la capacità di  l’esternalizzazione della raccolta dei prestiti.

Rafforzare le funzioni della Banca centrale e il controllo bancario è fondamentale per garantire la stabilità finanziaria in futuro. Si dovrà quindi affrontare la riforma di banche Centrale per contribuirà a questo obiettivo.

Infine indica che sarà necessaria una riduzione della spesa pubblica dove la spesa  corrente è rappresentata principalmente dal costo salariale.

Grande attenzione è stata posta infine alle riforme strutturali principalmente, quella delle pensioni e delle imposte indirette, le quali determineranno un importante impatto positivo sul quadro generale della finanza pubblica.

Come descritto nel dettaglio il Segretario Celli e come abbia sentito dai Segretari di Stato che sono intervenuti oggi: Il governo è già impegnato su un nuovo modello modello di sviluppo fondato sulla legalità, sulla trasparenza e sulla piena integrazione con la comunità internazionale.

Abbiamo di fronte a noi grandi sfide e queste saranno i provvedimenti che dobbiamo affrontare quest’anno senza permetterci ritardi o rimandi e andranno viste nel dettaglio e queste saranno presentate nel piano di stabilità nazionale.

Certamente alcune cose sono state fatte e altre sono in via di partenza, come:

  • La creazione dell’Agenzia per lo Sviluppo,
  • Il rafforzamento dello strumento delle “residenze elettive”,
  • La riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali,
  • l’istituzione dello Sportello Unico per le imprese,
  • Il riordino, la semplificazione delle agevolazioni fiscali,
  • L’avvio della progettazione di alcune infrastrutture strategiche, definizione di un piano organico di riqualificazione dell’offerta turistico-commerciale, con particolare attenzione al Centro Storico della Città di San Marino.

Infine Il ricorso a un programma di assistenza finanziaria del FMI, attualmente, non rappresenta una ipotesi di lavoro ma non va scartata a priori, ma richiede un importante approfondimento a livello politico e sociale. E’ una decisione su cui nelle prossime settimane andrà sviluppato un confronto serio e responsabile con tutte le forze politiche e le parti sociali.

Ci troviamo di fronte a una scelta importante e fondamentale che sommata alle altre abbiamo la necessità di risolvere al più presto, occorre quindi la consapevolezza di tutta l’intera classe politica

È il momento di guardare avanti. Serve il buonsenso per trovare quel confronto per poter condividere le scelte il più possibile. Siamo tutti consapevoli della difficile situazione del Paese e cercare una condivisione rappresenta a mio avviso come è sempre successo nella nostra storia, un’unità d’intenti seria, costruttiva e responsabile.

Articolo precedente
Nicola Selva su istanze contenenti odio, razzismo, discriminazione
Articolo successivo
Fondo Monetario e prossime azioni per il Paese: i nostri interventi in CGG

keyboard_arrow_up