Nicola Renzi intervistato da L’Informazione su Polo della moda, sistema bancario, giustizia, scuole e rilancio del paese

Nicola Renzi intervistato da L’Informazione su Polo della moda, sistema bancario, giustizia, scuole e rilancio del paese

 

Pubblichiamo l’intervista fatta oggi a Nicola Renzi da L’Informazione, in cui vengono approfonditi molti dei temi centrali del nostro programma elettorale.

 


Da Alleanza popolare a Repubblica Futura, la questione banche e la linea di Bcsm, poi ancora lo sviluppo e la scuola. Sono alcuni dei temi toccati nell’intervista a Nicola Renzi, ultimo coordinatore di Ap, appunto, che ha portato il suo movimento a confluire nel progetto di Rf.

Prima di tutto, però, una domanda si impone:

A chi ha telefonato durante il Consiglio in cui si discuteva la legge sulla protezione degli investimenti?

Ma come non lo sa? A Borletti!… Come qualcuno vorrebbe far credere! Peccato che sia una grande menzogna! Semplicemente dopo aver fatto più di un confronto tra maggioranza e opposizione, e dopo aver deciso, proprio su richiesta di varie forze dell’allora opposizione, di limitare la legge di protezione degli investimenti al solo progetto del polo della moda, ho detto, davanti a tutti(!), che, trovata la quadra tra le forze politiche disposte a votare quella legge, sarebbe stato opportuno comunicare le nostre condizioni agli investitori. E così abbiamo fatto, dando comunicazione allo studio legale italiano che seguiva tecnicamente questa pratica. Pensi un po’ che cosa disdicevole e indegna! La cosa indegna invece è che alcuni si siano inventati un mare di bugie e falsità. Certo da chi pur di sabotare un investimento di questa portata ha anche scritto che i promotori producevano mine anti uomo ci si può aspettare questo ed altro. Il risarcimento migliore credo verrà quando il progetto sarà realizzato e porterà benessere al nostro Paese. Il resto sono tutte chiacchiere.

Ma l’inizio lavori per il polo del lusso sta tardando… si farà?

Diciamo che per farli tardare è stato fatto di tutto, compreso un referendum. Inoltre stiamo parlando di un investimento consistente, sia dal punto di vista economico, che da quello logistico (progettazione, doverosa rispondenza alle normative…). Io sono ottimista e credo proprio che entro le scadenze previste (fine mese) potranno finalmente iniziare i lavori. E ancor più spero e credo che questi lavori saranno realizzati dalle aziende sammarinesi”

Ap ha aperto la crisi, c’è chi vi ha dato degli irresponsabili, lo sa? Lo siete stati?

Irresponsabile sarebbe stato continuare a prolungare una situazione di stasi evidente: riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali (attesa dall’inizio della legislatura!), riforma del sistema previdenziale, rilancio dello sviluppo e dell’occupazione, risoluzione delle problematiche emerse circa la sanità. Su molti di questi punti, che non competevano la nostra segreteria, le risposte purtroppo non sono venute. Ed anche sulla questione nodale, quella del sistema bancario e finanziario le posizioni erano assai distanti. Senza contare che le bordate più grosse erano proprio tra Dc e Psd, i maggiori contraenti di una nuova coalizione.

E questo resta ancora evidentissimo se, solo pochi giorni fa, tre membri del Ccr hanno fatto dichiarazioni pesantissime su Banca Centrale, dalle quali il Segretario Capicchioni, che presiede il Ccr ed è candidato del Psd, ha preso le distanze. Insomma: come sarebbe stato possibile in queste condizioni affrontare una questione cruciale come quella del governo dell’intero sistema bancario e finanziario? Devo aggiungere che un Odg votato in Consiglio su Cassa di Risparmio è rimasto lettera morta? Oppure vuole parlare del Pst?

Con l’ex Upr avete dato vita a Repubblica Futura. La critica maggiore che vi viene mossa è: “ex mazziniani” assieme a chi ha avuto responsabilità di governo per dieci anni. Come risponde?

La risposta è semplicissima, ed è nella nostra lista elettorale, nelle persone. È un caso che siamo la seconda lista per numero di candidati e la seconda anche per numero di firme di sostenitori?

Repubblica Futura è ben altro e ben più di partiti o gruppi preesistenti.

Si tratta di un progetto nuovo, che guarda al futuro, unendo tradizione e innovazione, una forza moderata, liberale e popolare, un progetto che ha già catalizzato l’attenzione di molte persone che provengono da esperienze e da storie varie e articolate.

Etica politica e moralità praticata sono i prerequisiti fondamentali del nostro progetto, al quale hanno aderito candidati mai neppure sfiorati da questioni giudiziarie. Infine mi lasci dire che io non rinnego affatto la storia di Ap, anzi! Ma Ap risponde per il passato, per i campi di cui ha avuto la gestione o sui quali ha potuto incidere. Grazie al suo apporto siamo finalmente usciti dalla black-list, abbiamo prodotto leggi che hanno consentito al tribunale di lavorare (altro che mazziniani!), abbiamo fatto riforme, attese da anni, come quella del catasto, ed avviato i lavori per un nuovo Prg. Ora è necessario un nuovo slancio verso lo sviluppo: anche per questo è nata Repubblica Futura”.

Di certo tema della campagna elettorale sarà la questione banche. Bcsm sta agendo bene?

Guardi, qui non si tratta di fare il tifo pro o contro qualcuno o qualcosa, specialmente quando questa è una istituzione del Paese. Io sono convinto che Banca Centrale debba avere il suo grado di autonomia e concertare con l’Esecutivo le visioni di prospettiva sul futuro del sistema bancario e finanziario. Ma non è possibile sottrarsi a quelle che internazionalmente sono considerate le buone pratiche di valutazione e sostenibilità del sistema. Come pensiamo di aprirci a nuovi mercati, internazionalizzarci se invece della strada maestra seguiamo escamotage di piccolo cabotaggio?

Tra l’altro materiale molto interessante che meriterà ulteriori analisi, sono i comunicati usciti recentissimamente in merito alla Aqr e alla Centrale rischi.

Chi ha interesse a che non si proceda alla ricognizione della qualità degli assetti bancari (Aqr) e alla verifica dei crediti deteriorati?

Qui sta il punto. Quando si parla di Aqr subito scatta il mantra: “si vuole fare l’interesse di qualcuno, di questo o di quello”… Solo su Cassa di Risparmio abbiamo sentito dire che sarebbe stata comprata nell’ordine: da uno o più imprenditori locali, poi da un fondo internazionale, infine da qualche emiro…

Bene, Repubblica Futura ha detto a più riprese – ed io lo ripeto – che Cassa di Risparmio deve essere proprietà dello Stato! La nostra banca di sistema. Se vengono sparse ad arte tutte queste menzogne, forse veramente qualcuno teme una Aqr, una revisione seria ed efficace degli Npl.

Rf è convinta che questa sia la strada giusta da percorrere. Se volessi seguire il ragionamento di chi fa illazioni e inventa fandonie, potrei dire che chi non la vuole perseguire, forse, vuole tenere nascosto il fatto che in questo paese clientelismo e corruzione non sono passati solamente dalle assunzioni facili e dallo scempio del territorio, ma anche, in alcuni casi, da una erogazione del credito allegra nei confronti degli amici degli amici ed a scapito del Paese.

Rilancio dello sviluppo senza aumentare le tasse, è possibile?

In campo ci sono due visioni differenti del Paese. Chi crede che sia opportuno spartirsi la miseria, e chi invece –noi!- ritiene sia una ambizione seria quella di creare nuova ricchezza. Certo non sarà facile, ma questo è il primo obiettivo che ci diamo! Alcune azioni concrete.

  1. Dare immediato avvio alle opere pubbliche già individuate (in primis il polo scolastico ed i parcheggi di città –Piazzale Giangi- e di Borgo Maggiore –Campo della Fiera, concretizzare il recupero del tratto Borgo-Città della ferrovia).
  2. Ridurre drasticamente, entro il primo anno, la burocrazia,
  3. Intensificare i lavori per la realizzazione del nuovo PRG.
  4. Ancora: realizzare fin da subito il progetto internazionalizzazione, un vero e proprio cavallo di battaglia per Rf. Un un progetto che in poco tempo porterà un significativo aumento del Pil. Aprirà nuovi mercati alle aziende già operanti in territorio; favorirà l’insediamento di nuove qualificate attività in Repubblica; punterà sulla formazione, tramite i corsi di alta formazione, in collaborazione con l’Università, che già hanno dato ottimi risultati; attrarrà in Repubblica nuovi e consistenti flussi turistici e uffici regionali di grandi aziende straniere; potenzierà l’azione del nostro corpo diplomatico, dotandolo delle risorse necessarie; creerà finalmente uno sportello unico per le imprese.
La giustizia oggi è un’antagonista o un’alleata della politica?

Politica e Giustizia devono essere alleate del Paese, al servizio dei cittadini. Tutto qui.

Come ho già detto per Banca Centrale le Istituzioni devono collaborare ed interagire tra loro rispettandosi, ognuna nel suo ambito di competenza. Certo, qualora si palesasse il tentativo di imbrigliare l’azione della magistratura e di fare un salto nel passato, in cui le denunce, fatte anche da alcune forze politiche come la nostra, finivano nei cassetti, noi ci opporremmo con determinazione, nell’interesse del Paese.

Lei è insegnante, la scuola sammarinese è adeguata a formare cittadini consapevoli e una classe dirigente nuova e capace? C’è qualcosa da migliorare?

Come ho detto uno dei progetti al quale più teniamo, perché può dare in poco tempo risposte importanti di sviluppo è il progetto internazionalizzazione. Di questo progetto la formazione è un pilastro fondamentale, quindi in essa bisogna continuare sempre più a investire, dando pieno sostegno a Scuola e Università. Il nostro sistema scolastico è una eccellenza ampiamente riconosciuta non solo dai cittadini.

Nei programmi relativi all’inclusione siamo stati dei pionieri e nel panorama europeo vantiamo importanti risultati. Oggi credo sia importante lavorare con convinzione anche sul merito e sull’eccellenza, disegnando programmi ad hoc per gli studenti più meritevoli e più disposti a mettersi in gioco. Inoltre è necessario realizzare una rete consistente di accordi tra le nostre scuole e quelle di altri paesi per favorire scambi di studenti e di insegnanti nell’ottica dell’acquisizione non solo delle lingue europee, ma anche di importanti esperienze formative.

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