L’affaire Cecchetti – Renzi: il commento di un cittadino

L’affaire Cecchetti – Renzi: il commento di un cittadino

News

Riceviamo e pubblichiamo.


 

Ieri, la pagina 4 di un quotidiano indipendente, il più indipendente di tutti i giornali sammarinesi, titolava: “Grazie Renzi ma sto in minoranza”.

Le parole erano del consigliere Giovanna Cecchetti che, dopo alcuni anni di anonima presenza politica, è assurta – quando nessuno se lo aspettava – a protagonista del proscenio, oltre al fatto di distinguersi per la scelta di un tema diverso dagli NPL.

Giorni fa, dopo l’annuncio del governo della istituzione di un tavolo per riscrivere la Convenzione con l’Italia, l’eroina si è convinta di esserne stata l’artefice.

“Verrebbe da pensare che gli interventi pronunciati in comma comunicazioni cadano nel vuoto. In realtà non è sempre così. Lo dimostra il mio intervento fatto in comma comunicazioni nella seduta del Consiglio Grande e Generale di settembre. In quella sede, ho voluto affrontare il tema della politica estera e credo, con le mie parole, di essere riuscita ad ispirare il governo e in particolare il Segretario di Stato Renzi… ho chiesto di rivedere i rapporti con l’Italia, a 80 anni dalla firma della Convenzione di amicizia e buon vicinato.”

Così si era espressa Giovanna Cecchetti.

Il Segretario agli Esteri, che – poverino! – pensava di essere stato bravo, messo di fronte alla sorprendente rivelazione, era costretto a cospargersi il capo di cenere.

E, in un comunicato, scriveva: “Apprendiamo dagli organi di stampa dell’apprezzamento del consigliere Giovanna Cecchetti per l’avvio di un tavolo tecnico per la redazione di una nuova convenzione tra Italia e San Marino, avvio che la stessa ritiene essere stato ingenerato da un suo intervento nel comma comunicazioni del Consiglio Grande e Generale di settembre.

La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri esprime un sincero ringraziamento al consigliere Cecchetti… nel voler fornire un contributo consistente alle prospettive di politica estera del paese”.

E, fin qui, il doveroso riconoscimento alla musa ispiratrice. Poi, con una certa dose di classe, che al Segretario non fa difetto, continuava: “Incidentalmente si ricorda che la proposta di avviare la revisione della Convenzione Italo-sammarinese del 1939 fosse già stata oggetto dell’incontro avvenuto tra i titolari della politica estera dei due paesi in data 25 agosto, dunque anteriormente al pur significativo intervento del consigliere Cecchetti”.

Il dubbio che nelle parole di Renzi trapelasse una “leggera ironia” non ha scalfito la granitica convinzione di due persone.

La prima è il giornalista che ieri si è rivolto alla consigliera con la domanda: “la segreteria di stato agli affari esteri rivendica la primogenitura dell’apertura del confronto con l’Italia…” come dire: ti hanno scippato la tua straordinaria intuizione che è stata il motore dell’avvio della trattativa.

La seconda è la stessa Cecchetti che ha risposto con una modestia pari solo a quella del suo illustre parente: “Cosa dire, se si accontenta di ciò si prenda pure il merito. Personalmente mi interessa il risultato…”. Così si esprimono gli statisti!

Poi la frase richiamata nel titolo di giornale “Grazie Renzi, ma sto in minoranza”.

Un consiglio al Segretario Renzi: attento con le prese per i fondelli perché c’è sempre qualcuno che le scambia per proposte indecenti. Che, in questo caso, potrebbero tradursi in molestie desiderabili.

 

Articolo precedente
Meno burocrazia per avviare nuove attività
Articolo successivo
Cessione dei crediti DELTA: una decisione nell’interesse del paese

keyboard_arrow_up