Fabrizio Perotto sulla legge sulla mobilità sostenibile

Fabrizio Perotto sulla legge sulla mobilità sostenibile

L’inquinamento è una piaga non solo ambientale ma anche sociale. Il Nostro Continente e non solo vive una situazione precaria almeno da trent’anni e non sempre politiche avvedute hanno permesso un miglioramento della questione in atto.

Negli ultimi dieci anni politiche sociali ed ambientali hanno permesso una riduzione dei rifiuti urbani- sensibilizzando la società civile. Inizialmente l’educazione alla differenziazione dei rifiuti era parsa come un immane sacrificio a cui tutti eravamo obbligati, per le nuove generazioni oggi è un’ovvietà. Per i bambini di oggi lo strano è proprio chi non differenzia il rifiuto. Questa concezione culturale si è modificata negli ultimi dieci anni, migliorando la nostra vita ed il nostro ambiente.

Purtroppo in ambito di inquinamento le politiche messe in campo non hanno permesso questo, sia per la poca incidenza che per i pochi investimenti fatti. La scelta di poter alternare la mobilità su gomma non hanno permesso un calo dell’indice dell’inquinamento.

Le politiche mirate ad utilizzare i veicoli a motore non hanno inciso come si sarebbe dovuto. Non sempre i mezzi pubblici hanno esaudito il servizio adeguato e trovato il consenso della gente.

San Marino – nel suo essere un micro Stato – ha le sue peculiarità ma anche i suoi innumerevoli svantaggi. Nel caso specifico la conformazione del suo territorio. Come dicevo pocanzi le politiche
legate all’utilizzo dei mezzi pubblici oppure quelle legate ai veicoli a motore, non hanno attratto l’attenzione degli utenti, proprio per questo motivo la legge in comma può svolgere un ruolo importante per la salvaguardia del nostro territorio e della salute legato all’aspetto ambientale.
La riflessione dell’utilizzo dei mezzi pubblici, autobus, è stata oggetto di attenzione da diversi governi. L’azienda competente ha valutato ipotesi di cambiamenti alle linee previste, ha cercato di
modificare orari e tipologie di corse, ma la prospettiva cozza con un utilizzo comunque parziale da parte della cittadinanza. Il cittadino predilige utilizzare il proprio mezzo di trasporto, anche in presenza di mezzi alternativi.

D’altronde lo Stato difficilmente con le risorse che incamera per il servizio pubblico potrà mettere in campo un servizio più capillare e che ottemperi alle esigenze della cittadinanza stessa.
L’ambiente sammarinese è molto limitato e va preservato e soprattutto la salute delle nuove generazioni, se l’inserimento e la possibilità di agevole l’utilizzo di veicoli di nuova generazione non
inquinanti deve essere vista di buon auspicio.
Altri paesi hanno utilizzato metodologie e piani d’intervento innovativi: come ad esempio la pratica per car sharing. Nelle grandi città onde evitare lo spostamento dei fruitori della propria auto, vi è
la possibilità tramite un’applicazione del telefono cellulare di utilizzare auto in parking, che a sua volta verrà restituita una volta giunti a destinazione. Uno strumento molto utilizzato e pratico.

Repubblica Futura, dal alcuni anni porta avanti l’idea ecologica in merito ai servizi su gomma. Nello scorso mese di settembre ha organizzato lo Smart Mobility forum, con ospiti di spessore ed ogni
cittadino ha avuto la possibilità di provare l’auto intelligente in mostra. L’evento è alla sua seconda edizione ed è stato organizzato anche in questa occasione con l’Istituto dei democratici europei.

La legge in comma – seppur breve – ha degli elementi molto interessanti che mi piacerebbe menzionare. La Repubblica di san Marino facendo seguito all’Assemblea di Parigi incentiva la
circolazione sul territorio di auto a basso impatto ambientale per salvaguardare- il più possibile- le emissioni inquinanti.
Lo Stato non garantisce la possibilità di circolare ed incentivare l’acquisto di un’autovettura elettrica ma andrà a consentire la sostituzione, graduale del parco macchine pubbliche. In maniera
progressiva, compatibilmente con le possibilità dei capitoli di spesa e con esigenze logistiche.

In pochi anni si cercherà di arrivare con una cifra pari al 40% a sostituire le autovetture destinate a servizi di fattorinaggio, consegna di posta, visita e sorveglianza dei cantieri quali auto a basso impatto ambientale. Sarà osservata la possibilità di poter sostituire le auto di rappresentanza oppure servizio istituzionale quali veicoli green.

L’imposta sulle importazioni dei veicoli appartenenti alle nuove generazioni di autovetture è ridotta del 80% per quelli elettrici od alimentati ad idrogeno.

Questa decurtazione ed incentivo è concesso una tantum ad un acquirente di autovetture green con la sola esclusione di coloro che utilizzano il mezzo per fini economici o d’impresa. L’imposta sulle
importazioni per l’acquisto di stazioni di ricarica presso le singole abitazioni è ridotta del 30%.

Lo Stato nella previsione di costruire nuove infrastrutture destinate a posteggi di macchine, destinerà il dieci per centro della superficie a mezzi ed autovetture green di nuova generazione.

Nel panorama culturale e pratico cosa frena all’acquisto di auto definite green?
Oltre al prezzo, che non sempre è accessibile a tutte le tasche, sicuramente l’ansia da ricarica è uno dei freni principali alla diffusione massiccia delle auto elettriche.
Le auto elettriche sono per ora relegate ad un uso prettamente cittadino, sia a causa di reti di ricarica ancora poco sviluppate in ambiente extra urbano, sia per le batterie dall’autonomia limitata – la
media è di centosessantuno chilometri. La sfida principale su cui si gioca una partita importante dell’e-mobility è riuscire a produrre sistemi di accumulo che siano poco voluminosi ed economici,
avendo al tempo stesso un’alta capacità. Sfida accettata oggi dagli ingegneri del Fraunhofer Institute di Friburgo, in Germania. I ricercatori stanno lavorando ad un nuovo design capace di estendere l’autonomia delle auto elettriche fino a 1000 chilometri.

A San Marino cosa si sta facendo di concreto per agevolare questa cultura imperante?
L’Azienda dei Servizi ha già installato 7 colonnine di ricarica elettrica e nell’arco di un anno si arriverà ad avere 20 totem. Saranno sistemati in maniera omogenea su tutto il territorio della Repubblica.

Repubblica Futura, sempre attenta alle esigenze di un’attenta politica ecologica e sostenitrice di analisi che favoriscano l’inserimento nel contesto socio-economico sammarinese di auto intelligenti a zero emissioni, plaude la Segreteria competente per la presentazione di questo progetto di legge e lo sosterrà in ambito di votazione.

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