Commissione Finanze del 10 ottobre: cosa è successo

Commissione Finanze del 10 ottobre: cosa è successo

Comunicati Stampa

Il 10 ottobre scorso si è riunita la Commissione Finanze. Un momento tanto atteso per l’audizione dei vertici di Banca Centrale, dopo gli ultimi avvenimenti di rilevante entità: la revoca dell’incarico di Direttore Generale all’avv. Roberto Moretti e le successive dimissioni del capo della vigilanza dott. Raffaele Mazzeo. Presenti in aula il Presidente, il Direttore, i membri del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale dell’Istituto.

In apertura di seduta alcuni Commissari di opposizione hanno rinnegato la necessità della convocazione nonostante nei giorni precedenti avessero pubblicamente espresso preoccupazione per “l’ennesimo terremoto in Banca Centrale”; hanno contestato le modalità dei lavori e, addirittura, hanno storto il naso per la presenza di Consiglieri di maggioranza, ma erano presenti anche diversi consiglieri di opposizione, non appartenenti alla Commissione Finanze ma che assistevano al dibattito nel legittimo esercizio delle loro facoltà.

Motivo della convocazione è stata la grande preoccupazione che queste vicende hanno generato nelle ultime settimane, specialmente in virtù dei rapporti che si erano instaurati con il Fondo Monetario Internazionale, grazie all’opera del dott. Mazzeo, al fine di salvaguardare il sistema bancario e finanziario sammarinese.

Una convocazione resasi necessaria per l’ennesimo defenestramento, in pochi anni, di un Direttore di Banca Centrale a causa – a detta del Presidente, Catia Tomasetti – di inadempienze rispetto ai regolamenti interni e del conseguente venir meno della fiducia da parte dell’organo amministrativo.

Difficile capire con esattezza la bontà o meno di questa decisione: alle domande dei Commissari, il Presidente Tomasetti ha parlato di “una filosofia dell’istituto che non permetteva di lavorare bene”, senza addentrarsi in spiegazioni ulteriori o più dettagliate. Sebbene la preoccupazione rimanga e sebbene l’audizione non abbia permesso di allontanare la nebbia che circonda alcune dinamiche, l’auspicio è che la nuova tempesta che si è abbattuta sull’istituto non pregiudichi il percorso intrapreso di salvaguardia del sistema. E’ stato comunque chiarito che l’allontanamento dell’ex-direttore Moretti non è stato messo in relazione all’ordinanza del tribunale, di cui pubblicamente non si conoscono che frammentari contenuti, e che il Consiglio Direttivo non ha rilevato comportamenti illegali dello stesso Moretti.

Altrettanta preoccupazione hanno destato le parole del Presidente e del Vice-direttore circa la situazione dell’andamento del bilancio di Banca Centrale, qualificando la situazione dei costi come molto grave e apparentemente fuori controllo.

Purtroppo, per l’ennesima volta, si è riproposta in Banca Centrale la spirale di licenziamenti e dimissioni, con relative polemiche, che ha portato questo organismo nel giro di meno di dieci anni a cambiare sei direttori e sette presidenti con conseguenti pessime ricadute sulla stabilità del nostro sistema finanziario e della credibilità della stessa Banca Centrale.

Durante la Commissione il Segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli, ha annunciato le sue dimissioni. Dimissioni decise autonomamente. L’annuncio è stato accompagnato da riflessioni preoccupanti sugli accadimenti che si sono susseguiti all’interno di Banca Centrale, in ambiti giudiziari e più in generale nell’ambito del sistema bancario, che rischiano seriamente di pregiudicare il futuro del nostro Paese.

Repubblica Futura esprime un sincero ringraziamento al Segretario Celli per il lavoro svolto, in un momento storico così difficile, nel portare avanti, con grande impegno, il progetto di risanamento del settore bancario-finanziario sammarinese. Abbiamo apprezzato la dedizione, il senso di responsabilità e il coraggio.

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